Traffico di migranti, dalla Turchia all’ingresso clandestino in Ue col jet, per 10mila € a tratta: 5 arresti
Traffico di migranti: cinque persone, un italiano e quattro uomini di nazionalità egiziana, sono finiti al centro di un’indagine complessa e articolata che oggi è culminata in un blitz con 5 arresti. E che si è avvalsa della cooperazione di una squadra investigativa comune tra la polizia di Italia, Belgio, Germania, Austria e Francia. L’impianto accusatorio è netto: i 5 avrebbero utilizzato jet privati in partenza dalla Turchia per far arrivare in Italia, e in altri Paesi europei, clandestini di origine principalmente kurda o irachena. Facendosi pagare 10mila euro a viaggio.
Migranti, dalla Turchia alla Ue su jet privati: 5 arresti
Avrebbero favorito l’immigrazione clandestina di cittadini stranieri in Europa attraverso jet privati. E infatti, gli inquirenti hanno denominato Jetdream l’operazione condotta all’alba a Roma e a Bruxelles, dalla Polizia di Stato. Un’indagine che è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Bari. E che si avvale anche del coordinamento delle Agenzie Eurojust ed Europol. Un’indagine nel corso della quale le forze dell’ordine hanno eseguito cinque mandati d’arresto, emessi dall’Autorità Giudiziaria del Belgio, nei confronti di un cittadino italiano residente a Roma. Di quattro uomini di nazionalità egiziana (tre residenti in Italia ed uno in Belgio). Nonché di una donna di nazionalità tunisina, di stanza a Bruxelles. Tutti presunti componenti di un’organizzazione criminale internazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Migranti, le attività investigative partite dall’arrivo in alcuni scali europei
Le attività investigative, condotte in Italia dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, con la Squadra Mobile e l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Bari, hanno portato alla costituzione di una squadra investigativa comune. Composta dalle forze di polizia di Italia. Belgio. Germania. Austria e Francia. Decisiva è stata anche la collaborazione fornita dall’agenzia statunitense Homeland Security Investigation–Immigration and Custom Enforcement e dal Diplomatic Security Service americano.
I sospetti dopo gli arrivi in alcuni scali europei di jet privati…
Le indagini hanno preso spunto dall’arrivo, in alcuni scali europei, di jet privati con a bordo cittadini stranieri di nazionalità prevalentemente kurda o irachena. I quali, utilizzando dei falsi documenti diplomatici dello stato di “Saint Kitts & Nevis”, erano riusciti ad imbarcarsi dalla Turchia su voli privati diretti verso il paese caraibico, con scalo intermedio in Europa. Una volta raggiunto lo scalo, i passeggeri hanno dichiarato la loro reale nazionalità alle autorità di polizia del luogo, richiedendo asilo politico.
I clandestini pagavano 10.000 euro a tratta
Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dalle autorità giudiziarie del Belgio, il prezzo richiesto dall’organizzazione per il trasferimento clandestino dei migranti in Europa sarebbe stato pari a circa 10.000 euro a persona. In particolare, in base a quanto accertato, tra ottobre e dicembre del 2020, si sarebbero verificati almeno cinque episodi, secondo il medesimo modo di agire, in cinque diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, nello scalo aeroportuale di Bari, nel mese di novembre del 2020.
Le indagini: una squadra investigativa con polizia di Italia, Belgio, Germania, Austria e Francia
Nel corso dell’operazione, con il supporto del Servizio di Polizia Scientifica di Roma, le Squadre Mobili di Bari e Roma e l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Bari, hanno effettuato numerose perquisizioni fisiche ed informatiche, disposte dall’Autorità Giudiziaria italiana. Nonché il sequestro di alcuni conti correnti bancari riconducibili alle persone sottoposte ad indagini. La Police Fédérale del Belgio, inoltre, ha sequestrato anche due aeromobili riconducibili alle persone sottoposte ad indagini. Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 426.000 euro. I gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico degli indagati saranno sottoposti al vaglio delle Autorità Giudiziarie competenti.
Migranti, l’ultimo business criminale puntava sui trasporti in jet
La questura precisa che «gli accertamenti sono nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo». Con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della direzione Centrale della Polizia criminale e delle Agenzie Statunitensi Hsi e Dss, proseguono le ricerche di altri due presunti membri dell’associazione, di nazionalità straniera, allo stato irreperibili in Belgio e sul territorio nazionale.