Migranti, battuto ogni record: 2000 in un solo giorno. La soluzione migliore è il blocco navale

28 Ago 2022 19:18 - di Adriana De Conto
Migranti record

Battuto ogni record. Durante la notte, prima dell’una, sono stati 200, con 11 diversi barconi, i migranti sbarcati in meno di un’ora a Lampedusa: un vero record. Successivamente, si sono verificati altri sbarchi, che hanno portato il numero di eventi a 50. È stato battuto  ogni record per quel che gli riguarda gli sbarchi in un singolo giorno sull’isola. Prima di questo fine settimana, il record era stato di 36. Definire al collasso l’hub di cala Imbriacola è usare un eufemismo: al suo interno ci sono 1517, quando sappiamo bene che il numero massimo di ospiti sarebbe di appena 350. Le condizioni in cui tocca ai migranti vivere all’interno della struttura sono indecenti, indecorose.

Record: 2000 migranti in un giorno tra Lampedusa, Pantelleria e Maretimo

Una situazione che non può essere sostenuta, che sta mettendo le forze dell’ordine e di soccorso a dura prova. E come se non bastassero gli sbarchi autonomi, sull’isola è stata fatta arrivare anche una nave  ong. Gli arrivi in appena 24 ore superano abbondantemente il migliaio di unità. E si arriva a quasi 2000 se si considerano anche quelli delle isole di Marettimo nelle Egadi e Pantelleria, oltre che Lampedusa.

Migranti,  sbarchi record anche a Pantelleria e nelle Egadi

Sono stati 20 nelle ultime 24 ore gli sbarchi a Pantelleria. L’emergenza sbarchi sta esplodendo ma al governo di girano da”latra parte e la sinistra da sempre ha derubricato il problema. Al momento sull’isola ci sono 392 migranti arrivati con i barchini. Alcuni di loro sono stati trovati in mare e portati a riva dalle forze dell’ordine che pattugliano la zona. Il sindaco alza bandiera bianca:  “La situazione nell’isola al momento è pesante. Abbiamo alcuni moduli abitativi che possono ospitare al massimo cento migranti, ma nell’isola ce ne sono oltre 300”, dice al Giornale il primo cittadino Vincenzo Campo. “Siamo in grande difficoltà e serve un intervento immediato”.  E previsto il trasferimento di 80 migranti a Trapani ma, se i numeri restano questi, la situazione sull’isola permane di assoluta gravità.

Meloni: “La soluzione migliore è il blocco navale”

Mentre le forse del centrosinistra si baloccano nel fare le pulci ai programmi elettorali del centrodestra, Giorgia Meloni guarda con preoccupazione a quanto sta accadendo ai nostri confini. Per questo rilancia la sua proposta: “Uno Stato serio controlla e difende i propri confini. Non mi stancherò mai di ribadire che l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è il blocco navale: una missione europea in accordo con le autorità nordafricane. Solo in questo modo sarà possibile mettere fine alle partenze illegali verso l’Italia e alla tragedia delle morti in mare. È giunto il momento di voltare pagina. Avverrà il 25 settembre se gli italiani ci daranno fiducia”. Dai suoi canali social Giorgia Meloni punta di nuovo su un tema che sta sfuggendo di mano, sempre che la ministra degli Interni Lamorgese, se ne sia accorta. Una misura, il blocco navale, che ad oggi appare la soluzione migliore. Sempre snobbata dalla sinistra che nn sa fornire soluzioni se non ideologiche.

Prese d’assalto Favignana e Maretimo: gli sbarchi non finiscono più

E intanto gli sbarchi stanno dilagando in tutte le isole degli arcipelaghi siciliani: anche nelle Egadi. Cinque nella notte  a Marettimo. E non solo: il sindaco di Favignana, Francesco Forgione, tiene una preoccupante contabilità di  arrivi nelle sue isole: “Un centinaio a Marettimo in questo ultimo mese; mentre una ventina a Favignana e circa una decina a Levanzo. In queste isole la rotta principale è quella di Marettimo. Qui i migranti arrivano e dopo le fasi di identificazione vengono portati a Trapani con le motovedette”.

La leader di FdI ha più volte spiegato che il blocco navale è una misura possibile: «Proprio l’Unione europea -spiegò in un video pochi giorni fa dal suoi canali social- da anni chiede agli Stati membri, e in particolare all’Italia, di difendere i confini nazionali ed europei. Nel 2017 la Commissione ipotizzava un blocco navale, si proprio il blocco navale, per fermare la partenza dei barconi e le morti in mare; e numerose altre volte ha chiesto misure serie e concrete di rafforzamento delle frontiere esterne e di cooperazione con i Paesi terzi per il contrasto all’immigrazione illegale. È il contenuto anche del nuovo patto Ue per la migrazione e l’asilo voluto da Ursula Von der Leyen. Questo è l’unico caso, in pratica, in cui “ce lo chiede l’Europa” ma non piace alla sinistra e non va bene».

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