Pillon talebano contro Morisi: la giustizia divina ha fatto il suo corso… Poi smentisce tutto

28 Set 2021 11:17 - di Riccardo Angelini
Pillon

Nella Lega volano gli stracci.  Secondo quanto riporta Il Foglio, il senatore ultracattolico Simone Pillon avrebbe commentato con astio la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Luca Morisi. “Non mi stupisce, viste le note attitudini del personaggio. La giustizia divina ha fatto il suo corso. A me questo Morisi non è mai piaciuto. Mai. Poi mi ha sempre fatto la guerra, ora capisco tante cose”.

E che cosa capisce in particolare? “Adesso capisco – sono le parole di Pillon riportate dal Foglio – quando a Verona, al congresso mondiale della famiglia, Morisi si mise di traverso. Non voleva che Matteo vi partecipasse, diceva che era divisivo, poco conveniente politicamente”.

Pillon, secondo l’intervista, mette anche sotto accusa l’operato di Morisi come comunicatore. “La nostra comunicazione ormai languiva da tempo. Finché eravamo in campagna elettorale nel 2018 andava bene tutto, comprese le foto di Matteo con le galline. Poi una volta arrivati al governo c’è stato un atteggiamento sbagliato. Non può essere la comunicazione a dettare l’agenda all’azione politica. Ma viceversa. Altrimenti siamo in balia di un algoritmo e se questo algoritmo ha dei problemi personali va in tilt tutto il sistema”.

Per concludere con un affondo contro la cosiddetta “corrente Mykonos“. Così Pillon definirebbe i gay della Lega. “Sono tantissimi. Li conosco tutti. Tra Camera e Senato non bastano due mani per contarli”.

Una conversazione che in questa fase dà l’impressione che nella Lega tutto l’apparato sia fuori controllo. Prima l’intervista di Giorgetti che mette in discussione i patti per le amministrative di domenica, poi il ciclone Morisi e ora le parole esplosive di Pillon. Che devono aver fatto molto rumore.

Tanto che il senatore smentisce tutto, con una nota d’agenzia: “Sono molto dispiaciuto e amareggiato per quanto a me attribuito oggi su ‘Il Foglio’ in ordine alla vicenda di Luca Morisi. Un mix di molte parole che non ho detto, miscelate con alcune parole strumentalmente decontestualizzate, nel quale non mi riconosco in alcun modo, e che non rendono giustizia né a Luca Morisi, né a Matteo Salvini e neppure a me. Ribadisco la mia vicinanza e solidarietà a Luca Morisi per il difficile momento che sta attraversando. Incontrerò oggi stesso i miei legali per valutare ogni ulteriore azione”.

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