Mag 05 2024

Valter @ 10:05

Matteo Falcinelli incaprettato e torturato dalla polizia di Miami. Parla la madre: è a rischio suicidio (video)

Il video dell’arresto di Matteo Falcinelli, lo studente italiano incaprettato dalla polizia di Miami, getta una luce sinistra sulle disfunzioni del sistema giudiziario americano ed evoca paralleli con altri casi giudiziari, di italiani arrestati all’estero, che hanno avuto decisamente più risalto. Ogni riferimento alla vicenda di Ilaria Salis non è casuale.

La madre del ragazzo spoletino ha raccontato in un’intervista a Qn: “A Matteo, solare e pieno di vita, hanno tolto il sorriso e distrutto i sogni portandolo addirittura a tentare di togliersi la vita. È stato torturato: basta guardare i video per capire”. Poi ha aggiunto: “Sta molto male. Gli hanno distrutto la vita. È seguito da psicologi e psichiatri. Inizialmente è stato ricoverato a causa delle gravi ferite, poi trasferito in un ospedale psichiatrico perché a rischio suicidio. Ancora adesso la notte sogna l’arrivo della polizia che lo tortura e si sveglia urlando”. Adesso si trovano a Miami, nel campus. “Matteo evita di uscire – racconta – ha il terrore che possa succedere ancora”.

La madre del ragazzo dice di avere “tanta” paura. Ma non avrò pace – assicura – finché non avremo giustizia, per questo ho bisogno dell’aiuto di tutti per portare avanti questa battaglia per i diritti umani e per condannare la tortura ad un essere umano”.

Falcinelli, 25 anni, originario di Spoleto si trovava negli Stati Uniti per frequentare un master presso la Florida International University. L’arresto e le scene di violenza sono state riprese dalle bodycam indossate dagli agenti,

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che il legale americano del giovane è riuscito a ottenere dalla procura solo il 12 aprile nell’ambito del processo, di fatto terminato con l’ammissione al PTI (Pre trail intervention), una sorta di programma rieducativo. Il video è stato pubblicato in esclusiva dal Quotidiano nazionale. Adesso la famiglia vuole sporgere formale denuncia per gli abusi, le dichiarazioni non corrispondenti alla verità e rese sotto giuramento, l’arresto illegittimo e le torture subite dal giovane e appellarsi al Quarto emendamento.

La vicenda risale alla notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso quando lo studente è stato arrestato nel corso di un intervento notturno in un locale. In base a una prima ricostruzione Matteo Falcinelli aveva bevuto un drink con una ragazza, e poi si era accorto che gli erano spariti i suoi due cellulari. All’uscita c’era già una pattuglia della polizia ad aspettarlo. I poliziotti scriveranno di essere intervenuti perche’ il ragazzo ha creato problemi nel locale tanto da essere sbattuto fuori e di essersi opposto all’arresto, facendo resistenza. “E’ a quel punto che Falcinelli finisce a terra con le mani dietro la schiena e il ginocchio del poliziotto a premere sul collo. Poco dopo le stesse immagini rimandano l’arrivo di uno dei buttafuori che riporta i due cellulari agli agenti” si legge su Qn.

Poi “Falcinelli viene portato alla stazione di polizia. E’ li’ che avviene la tortura.
La body cam di un poliziotto mostra lo studente dentro una cella con le vetrate. Matteo viene buttato a terra, con una cinghia gli legano le caviglie, gli stringono le manette con le chiavi e collegano la cinghia strettamente alle mani. Lo tirano con forza e poi lo lasciano su un fianco ma il ragazzo finisce nuovamente pancia a terra mentre gli agenti richiudono la cella. Nel corso della giornata viene portato in carcere, prima in ospedale”. Sono stati gli amici del college a pagare la cauzione per liberarlo e ad avvisare la madre di Matteo Falcinelli. Da qui l’iter giudiziario, che non si è ancora concluso.

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