“Maurizio Cocco sta morendo in cella”. Appello per l’ingegnere detenuto in Costa d’Avorio, ma non è la Salis…
Di lui non ne parlano i giornali, nessuno è intervenuto, non sono arrivate telefonate ai familiari da parte del mondo politico e istituzionali: eppure Maurizio Cocco, un ingegnere di Fiuggi detenuto in Costa d’Avorio in condizioni medioevali, con violazione delle norme processuali e dei diritti umani, sta morendo.” Lo dice senza mezzi termini Andrea Di Giuseppe, unico parlamentare di Fratelli d’Italia eletto all’estero, commentando la situazione dell’ingegner Cocco, detenuto nella prigione di Abidjan in Costa d’Avorio, una struttura pensata per poco più di mille persone ma che ne ospita oltre diecimila.
L’appello del deputato di FdI Andrea Di Giuseppe
“L’ingegner Cocco, lo dico senza mezze misure, sta morendo. È stato prima incolpato di far parte di un’organizzazione di narcotraffico e arrestato. Successivamente alla caduta di queste imputazioni, è stato accusato di frode fiscale senza che venissero esibite le prove: è in regime di carcere preventivo da giugno 2022, un periodo di detenzione addirittura superiore a quello di una possibile condanna per il reato contestato. Cocco, vive in una camerata di pochi metri quadrati con decine di persone, senza servizi igienici, e privo di assistenza sanitaria per le sue gravissime patologie. Bisogna fare in modo – conclude l’onorevole Di Giuseppe – che i duemila italiani incarcerati in tutto il mondo abbiano un giusto processo, siano liberati in caso di innocenza o vengano riportati in Italia nel caso le leggi internazionali lo consentano. Come già fatto per altri connazionali, mi adopererò per tutte queste persone, dimenticate da troppi anni”.
Chi è Maurizio Cocco
Assunta Giorgilli, moglie di Maurizio Cocco ha lanciato un disperato appello anche attraverso Rainews24. L’ingegnere di Fiuggi, 60 anni è detenuto da 22 mesi in Costa d’Avorio, dove lavorava nel settore delle costruzioni. Una vicenda giudiziaria costellata di punti oscuri. Cocco viene arrestato a giugno del 2022 con accuse pesantissime: associazione a delinquere nel traffico internazionale di droga e riciclaggio, dopo le indagini però viene prosciolto. Successivamente gli è stata contestata una presunta frode fiscale, senza però alcuna documentazione. L’inferno dell’ingegnere nel carcere di Abidjan dura da quasi due anni, tra condizioni sanitarie inadeguate e sovraffollamento. La salute vacilla, Maurizio Cocco adesso pesa poco più di 50 chili. Nonostante siano cadute le accuse iniziali, spiegano i suoi legali, tutte le domande di scarcerazione sono state respinte.