Francia, l’aria condizionata manda in fumo la sinistra. La proposta di Marine Le Pen mette al tappeto i green

Caldo killer

Francia, l’aria condizionata manda in fumo la sinistra. La proposta di Marine Le Pen mette al tappeto i green

Sinistra ambientalista spiazzata dall'annuncio della leader del Rassemblement national di dotare di condizionatori scuole e ospedali. E parte la solita crociata ecologista contro il buon senso

Esteri - di Stefania Campitelli - 2 Luglio 2025 alle 18:18

Aria condizionata, la proposta choc di Marine Le Pen

La leader del primo partito francese ha annunciato, insieme all’alleato di Udr Éric Ciotti, un piano per dotare ospedaliscuole e case di riposo di condizionatori. Una proposta di buon senso che Marine Le Pen ha lanciato denunciando l’ipocrisia di un governo che “chiede alle famiglie di smettere di lavorare da un giorno all’altro” e che consiglia ai bambini di “andare al cinema più vicino, dove c’è l’aria condizionata”. Ma anche il caldo diventa motivo di crociate ideologiche. E la gauche non ha resistito alla ghiotta tentazione di sollevare un polverone.

La crociata di verdi e sinistra ecologista contro Rn

La ministra per la Transizione ecologica, Agnès Pannier Runacher, ha ricordato che i condizionatori rilasciano il calore all’esterno e rischiano di rendere le temperature in strada ancora più roventi. La segretaria ecologista, Marine Tondelier, ha accusato Le Pen di avere come unico “programma ecologico l’acquisto di condizionatori”. La sinistra radicale, invece, ha risposto con un suo programma alternativo. Nella strategia presentata all’Assemblée nationale, la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon ha proposto una maggiore protezione dei lavoratori nei cantieri in caso di canicola e l’accesso per tutti a spazi freschi. “Il governo non ha fatto nulla”, ha accusato in conferenza stampa a Parigi la deputata Lfi, Clémence Guetté.

I dati dell’agenzia per la transizione eocologica

Nel giro di pochi anni in Francia il numero di condizionatori è cresciuto da 350.000 a oltre 800.000. Secondo l’agenzia francese per la transizione ecologica (Ademe), circa un quarto delle abitazioni francesi e il 40% degli uffici sono già dotati di condizionatori, una cifra destinata ad aumentare esponenzialmente. È il caldo, bellezza. Ma per i leader dei partiti di provata fede progressista l’idea di Le Pen è solo una “promessa opportunistica” frutto dell’emergenza del momento e incapace di offrire soluzioni durature.

Una soluzione a breve termine, che fare?

Per il presidente dell’Ademe, Sylvain Waserman, l’aria condizionata è una soluzione a breve termine. “Non dobbiamo pensare che mettere l’aria condizionata ovunque risolva il problema. Non può essere l’alibi per l’inazione, per non cambiare nulla”, ha detto dando fuoco alle polveri. Se da un lato l’installazione dei condizionatori ha contribuito a salvare circa 195.000 vite nel 2019, secondo quanto riporta la rivista scientifica The Lancet, dall’altro la loro diffusione alimenta il problema delle emissioni di CO2, soprattutto nei paesi in cui la produzione di energia elettrica dipende dai combustibili fossili. Il rischio è quello di creare una spirale, in cui il calore esterno aumenta sempre di più. Se l’installazione di condizionatori è quindi fondamentale in alcuni luoghi, come ospedali e scuole, come prevede il piano Le Pen, per le abitazioni private il primo passo dovrebbe essere quello di installare tende e persiane alle finestre, capaci di ridurre la temperatura interna di circa 2 gradi.