Apr 13 2024

Luca Maurelli @ 16:42

Vendetta degli animalisti per l’uccisione degli orsi a Trento. Vandalizzata la vigna di Fugatti

La vendetta degli animalisti è arrivata, vile, pesante. Distrutte un centinaio di viti per un danno, non assicurato, da 60mila euro come rappresaglia nei confronti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e della sua politica sull’abbattimento degli orsi. E’ l’azione messa in atto da un gruppo di attivisti nei confronti dei familiari di Fugatti, proprietari delle piante del vitigno Chardonnay allevate a Guyot, in alcuni terreni agricoli nei pressi di via Mama, a Brentino Belluno (in provincia di Verona) danneggiati nella notte. A firmare l’azione con uno striscione con scritto ‘Ringraziate l’ammazza orsi’, lasciato sul posto, l’Alf (Animal liberation front). Nel vigneto sono intervenuti i carabinieri per un sopralluogo e i rilievi.

La vendetta degli animalisti e la solidarietà a Fugatti

“Rivolgo la mia sentita solidarietà al Presidente Maurizio Fugatti e ai suoi familiari. Esprimo ferma condanna per quanto avvenuto ai loro danni. Auspico che i responsabili siano presto individuati e che queste gravi iniziative vengano adeguatamente sanzionate”, sono le parole del Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.  Quello di ieri è solo l’ultimo atto intimidatorio nei confronti del presidente Fugatti, a cui nei mesi scorsi è stata anche recapitata una lettera contenente un proiettile. Fino ad ora nessun commento sull’accaduto da parte del presidente della provincia. Il Consiglio provinciale ha da poche settimane approvato il disegno di legge che punta a consentire l’uccisione ogni anni fino a otto esemplari di orso «problematici».

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“Quello che è accaduto a Belluno Brentino, nell’azienda agricola dei fratelli Fugatti, cugini del Presidente Maurizio, è di una gravità inqualificabile. Andare a colpire le vigne dei parenti del presidente come ritorsione nei confronti di una legge approvata per il bene del Trentino come quella di gestione degli orsi offende non solo le persone colpite direttamente dal danneggiamento ma tutta la comunità trentina che non può accettare queste forme di protesta”, è la nota della lista Noi Trentino. “Non è ammissibile che questi metodi e queste rivendicazioni lontane dalla cultura e dalla serietà laboriosa di Trentini e Veneti si affaccino nei nostri territori a causa di qualche sparuto gruppo che si professa strenuo difensore degli animali a prescindere da tutto e da tutti anche dal valore delle persone e in questo caso a scapito della dignità del lavoro e dei frutti della terra. Ci auguriamo che le forze dell’ordine possano al più presto rintracciare i responsabili di questo vile gesto intimidatorio, conclude Eleonora Angeli. “La mia solidarietà e vicinanza al presidente Fugatti e ai suoi famigliari, vittime dell’ennesima indegna intimidazione da parte di chi, nascondendosi vigliaccamente dietro l’anonimato, pensa di intimorire l’azione e il pensiero delle istituzioni democratiche del Paese. Questi sono gesti intollerabili e infami che vanno condannati, certi che gli autori saranno puniti”, è invece la nota del viceministro degli Interni Nicola Molteni.

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