Il virologo Andreoni salva un no vax in mare con la respirazione bocca a bocca: ora teme il contagio

19 Lug 2021 16:07 - di Prisca Righetti
Andreoni e no vax

Sono molti i rischi legati alla mancata vaccinazione anti-Covid. L’ultimo evidenziato è quello racchiuso nel racconto di un salvataggio in mare reso in queste ore da Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Il quale, durante un weekend di relax al mare con la famiglia, si è ritrovato a dover soccorrere una persona che stava annegando. Salvo poi scoprire, dopo aver praticato diverse manovre di pronto intervento, tra cui la respirazione bocca a bocca, che l’uomo tratto in salvo dalle acque è un no vax… E che l’impresa eroica e generosa, del “salvataggio con sorpresa finale”, potrebbe rivelarsi rischiosa per chi l’ha coraggiosamente compiuta.

Il virologo Andreoni salva un uomo dall’annegamento: poi scopre che è un no vax

Doveva essere un weekend di riposo in barca. Lontano per un giorno dal reparto. Ma l’infettivologo Massimo Andreoni è diventato protagonista del salvataggio, con sorpresa finale, di una persona che stava annegando. «Abbiamo visto da lontano una persona agitarsi tra le onde. All’inizio non capivamo bene. Poi ci siamo allertati perché quelle che sentivamo erano grida d’aiuto. Così ci siamo avvicinati», racconta all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni. Che poi, nel ricostruire quanto accaduto e nel fornire i dettagli del suo intervento, aggiunge: «Gli ho praticato la respirazione bocca a bocca e siamo riusciti a salvare questa persona. Solo dopo – prosegue – io e mia moglie, parlando con la figlia che era sopraggiunta, abbiamo scoperto che questo uomo era un no-vax»…

Andreoni salva il no vax praticandogli la respirazione bocca a bocca

Apprendere del rischio appena corso getta nello sgomento il medico e i suoi familiari. «La notizia ha sconcertato mia moglie, visto che io l’avevo rianimato con la respirazione bocca a bocca. È chiaro che questa persona, non vaccinandosi, ha messo a rischio la mia salute». «Lo salverei di nuovo – precisa il medico – ma dobbiamo davvero prendere coscienza del pericolo che facciamo correre agli altri non immunizzandoci. Dobbiamo proteggere la salute di tutti – esorta Andreoni – ed evitare che i non vaccinati possano essere un pericolo».

Età e fattori di rischio: il parere dell’esperto

Del resto, come sottolinea Andreoni: «Ogni classe di età ha un fattore di rischio in caso di contagio Covid. Un over 70 può avere conseguenze più gravi rispetto a un quarantenne, ma lo dico per esperienza: in reparto ho visto tanti casi gravi anche tra i giovani. E anche molti che non sono usciti vivi dalla rianimazione. Quindi, devono vaccinarsi anche gli under 40: su questo non si deve scherzare. E dovrebbero parlare solo gli scienziati», sottolinea con una punta di risentimento all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni. Il quale poco dopo, in riferimento ad alcune interviste al leader della Lega, Matteo Salvini, che si è detto contrario alle immunizzazione per gli under 40, avverte: «Stiamo assistendo in maniera inattesa a effetti della malattia da Covid anche in soggetti molto giovani».

Andreoni su no vax e vaccini: immunizzarsi è un gesto anche altruistico

«Questo – spiega Andreoni proseguendo – sfata l’idea che l’impatto del Covid sia minore. Poi in queste settimane stiamo vedendo molti giovani che, pur avendo avuto una forma modestissima di patologia, stanno subendo le conseguenze del “long Covid”, con perdita del gusto e dell’olfatto per mesi. Oppure anche alopecia e una profonda astenia». «Infine – conclude l’esperto – e voglio sottolinearlo, dobbiamo considerare il vaccino un gesto altruistico. Un atto che compiamo per difendere la comunità – ripete l’infettivologo – e non solo la nostra persona».

 

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