“Vai a cag..e. Io canto l’Inno”. Lerner massacrato sui social: invita a cantare Bella Ciao dai balconi e piovono mazzate

14 Apr 2020 12:04 - di Redazione
Il giornalista Gad Lerner foto Ansa

«Il 25 aprile il Paese intero canti Bella Ciao. C’è bisogno di speranza e unità». Eccolo, puntuale come ogni anno, Gad Lerner, rispolverare il logoro appello all’italianità unita dall’odio. Collante di sempre degli ex partigiani oggi riuniti sotto la sigla dell’Anpi. La ricorrenza è alle porte: e il giornalista militante rilancia via Twitter l’appello degli Anpi, che linka puntualmente sul su account, in calce all’esortazione a cantare l’inno della Resistenza. Ma oggi, lo sappiamo bene, il Paese è chiamato a resistere a ben altri nemici: quello invisibile del coronavirus in testa a tutti. E l’ultimo appello all’unità nazionale sventolato dagli avamposti social da Lerner e colleghi, non può far altro che disgregare le truppe di un Paese mai così solidale nell’affrontare una guerra infida e più letale che mai.

Gad Lerner rilancia l’appello dell’Anpi sul 25 aprile. E sui social piovono mazzate

Già, perché oggi la paura. L’angoscia. La morte, arrivano da ben altri presidi. Da altre trincee. Ma i soliti partigiani scatenati si danno appuntamento al 25 aprile. E Gad Lerner rilancia l’appello. Con tanto di immagine del tricolore con l’hashtag “Io resto libero”. Ma in questi giorni dli italiani sono a casa. E stavolta sono tanti, tantissimi quelli che non ci stanno. Che non si lasciano abbindolare da retorica e indottrinamento. Che reagiscono e rispondono, ri-twittando e ri-postando indignazione e insofferenza. E massacrano il solerte Gad a suon di repliche, non sempre in punta di fioretto. Tra loro c’è chi si appella alla storia, tanto per rimanere in tema, e scrive: «Perché dobbiamo cantare questa inutile canzone che non ci appartiene». Qualcun altro, assai più pragmaticamente, in barba a ideologizzazione e odio storico di matrice partigiana, si limita a notare sarcastico: «Abbiamo provato con le schitarrate sul balcone. Ma il virus purtroppo non è andato via»…

Insulti postati a pioggia, repliche caustiche quando va bene…

Per non parlare degli insulti postati a pioggia. Stile: «Ma falla finita. Io canto L’Inno di Mameli e non una canzonetta da hosteria. E non solo: se nel mio palazzo o quello di fronte lo fanno, saprò chi non salutare e più. Anzi»… Una posizione sposata anche da chi, poco più basso, pubblicando la sua riposta all’appello del giornalista, scrive: «Caro Gad si canta l’inno di Mameli. I canti comunisti te li fai a casa tua». Più diretto ancora chi replica con un secco: «Ma anche no, grazie». O con un lapidario: «Io non la canto». E se qualcun altro incalza sul commento precedente, alzando il tiro dell’offesa con l’hashtag: «#mavaiacagare». Che segue a stretto giro l’osservazione puntuale: «Una cosa di grande utilità in questo momento». Altri ancora provano a imbellettare il proprio no all’invito canoro, infiocchettando con un caustico «Abuso di Bella Ciao. Overdose di retorica». Il succo, però, è sempre quello sintetizzato nel più emblematico post di risposta di tutti: «Ma vai a farti un giro, tu e Bella Ciao. Ma ciao proprio». Anzi, Ciaone…

 

 

Commenti

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  • gianluca elia 22 Aprile 2020

    Ma scusate, é come se tra cinquant’anni ci fosse un’altro coronavirus e piovessero mazzate su uno che dice di lavarsi le mani…

  • letterio 16 Aprile 2020

    mi fa schifo questa persona e la sto definendo “PERSONA” anche se altri aggettivi sarebbero piu azzeccati, se si leggesse un po di storia scoprirebbe che i partigiani non furono cosi eroi come ci fanno credere, ma dei veri assassini, e questo da come si atteggia mi sembra piu un cretino, e adesso via con i commenti dai piu deficenti

  • Franco 15 Aprile 2020

    Allora, cari nazifasci, cantiamo tutti assieme appassionatamente Giovinezza!… Va bene?….

    • Francesco Storace 15 Aprile 2020

      Chissà

  • Leonardo 15 Aprile 2020

    Grande lerner. Il 25 è un anniversario da rispettare senza banalità. Caro secolo d’italia chi odia siete voi. Ci sono le città piene di lapidi di partigiani uccisi dalle vostre camice nere.
    Bella ciao tutto l’anno ✊✊✊

    • Francesco Storace 15 Aprile 2020

      Dividi

  • Bruno 15 Aprile 2020

    Purtroppo Lerner non ha visto alle 4 di mattina i partigiani che entravano a Trieste nelle case ,prelevano qualche disgraziato e lo portavano sul Carso dove spariva con un colpo in testa nelle foibe. Bravo Lerner continua a dire cazzate ,eppure non mi sembra che derivi da una razza di imbecilli

  • DOMENICO GRIMALDI 14 Aprile 2020

    perché non se ne va al suo paese natale?

  • Luciano Degl'Innocenti 14 Aprile 2020

    vai a cagare!Vergognati
    Io canto l’inno Fratelli d’Italia.

  • Fausto Maria de Filippis 14 Aprile 2020

    Sei sempre e soltanto il solito …. ca..ghe…tta

  • GIAN BARBANTI 14 Aprile 2020

    Ma cosa c’entra questo sfasciacarrozze libanese con l’Italia?