Ago 13 2018

Liliana Giobbi @ 10:53

De Magistris: «Ministri oscurantisti». La risposta: «I figli hanno padre e madre»

I nemici giurati della sinistra e dei radical chic sono il ministro Fontana e il vicepremier Salvini. Tutti contro di loro, “colpevoli” di difendere la famiglia tradizionale, “padre” e “madre”, i diritti dei bambini. Ma soprattutto “colpevoli” di essere contro l’utero in affitto. Stavolta ad andare all’attacco è il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: «Se passa l’ultima boutade del ministro oscurantista, secondo la quale non saranno più riconosciute le famiglie omosessuali, il bimbo che ho avuto l’onore di registrare nell’anagrafe del Comune di Napoli, nato da persone dello stesso sesso, non avrà diritti, non sarà uguale ad altri bimbi. La famiglia è forte non se sopprimi diritti e neghi le libertà civili, ma se il legame d’amore è solido», ha scritto su Facebook pubblicando una foto che lo ritrae durante l’iscrizione all’anagrafe del Comune di un bimbo “figlio” di due donne. Ma il buonismo tocca anche altri temi, con una strumentalizzazione oltre ogni limite: «Non riconoscere diritti a questi bimbi o farne morire altri nel mare perché hanno la pelle scura – ha infatti aggiunto il sindaco di Napoli – non è costruire comunità con famiglie solide e felici. Le comunità si fondano su legami di amore, non con recinti esclusivi imprigionati da catene di rancore e di odio», ha concluso De Magistris.
Le tesi del ministro Fontana che hanno scatenato l’ira funesta della sinistra e dei buonisti poggiano su un presupposto: le famiglie da riconoscere e da sostenere economicamente sono quelle sancite e tutelate dalla Costituzione: «Ci hanno chiamati oscurantisti e retrogradi», ha specificato Fontana, «San Pio X diceva “statene fieri” e noi siamo fieri di essere madri e padri».