Lug 10 2018

Redazione @ 18:08

Ecco chi sono i 40.000 a cui saranno tagliate le pensioni d’oro

Sono 40.000. E su di loro si sta per abbattere la scure del governo per tagliare le pensioni d’oro, quelle sopra i 4.000 euro netti al mese. Ma sono numeri ancora da definire bene. Le indicazioni arrivate dal vicepremier e ministro Luigi Di Maio sulle cosiddette pensioni d’oro si riferiscono agli importi netti, mentre le statistiche dell’Inps, su cui fare eventuali calcoli, si riferiscono a somme lorde. Ma anche piccole modifiche alla platea di quanti dovranno mettere la testa sotto al ceppo possono fare una notevole differenza:un cosa è se la sforbiciata parte dai 4 mila euro netti, altra se dai 5 mila.

Vediamo cosa dicono i calcoli dell’Inps  da questo punto di vista: le pensioni d’oro sotto i 7 mila euro lordi, che si avvicinerebbero ai 4 mila e rotti euro al netto, sono 37 mila.
Ma già si riducono di diecimila, a poco più di 26 mila, se si passa alla classe sopra i 7.500 euro.
Viceversa il bacino raddoppierebbe, con oltre 70 mila assegni, se ci si ferma ai 6 mila euro lordi.
Se, poi, con i ricavi del taglio alle pensioni d’oro si vuole finanziare la cosiddetta pensione di cittadinanza anche modifiche minime nella platea possono creare teseresti interessanti a cui attingere.
L’operazione consisterebbe nel portare le minime a 780 euro e, secondo le stime già elaborate, sulla base delle rilevazioni contenute negli osservatori statistici, oggi in Italia ben 4,5 milioni di persone stanno sotto quella soglia. E c’è chi sta davvero indietro.

Per l’Istat sono i cosiddetti “ritirati“, coloro, cioè, che percepiscono una pensione da lavoro in povertà assoluta. Una platea di 455.000 persone.
Secondo i calcoli fatti dall’esperto in materia, Stefano Patriarca, i redditi pensionistici sopra i 5 mila euro lordi riguardano non più di 30.000 persone. E l’intervento, in termini di gettito, vale 115 milioni l’anno.
Per il presidente dell’Inps, Tito Boeri, la soluzione è un’altra. E sta nell’anticipare il metodo contributivo, legato a quanto effettivamente versato, a tutti coloro che si trovano sopra i 5 mila euro lordi (non netti).
Il risparmio, ha spiegato a SkyTg24 Boeri, a quel punto sarebbe, così “significativo”, pari a “un miliardo”.
Ma qualsiasi sia l’ipotesi in ballo, Cgil, Cisl e Uil, mettono già le mani avanti: «le pensioni non si toccano».
Intanto il Senato attende l’arrivo della proposta di legge per limare le pensioni d’oro. E sempre in settimana, giovedì, l’ufficio di presidenza della Camera si riunirà sul taglio dei vitalizi. Non è esclusa una svolta.