Apr 19 2018

Roberto Mariotti @ 12:08

Salvini: «No al governo del presidente. Il terzo nome? Se il M5S cambia i toni..»

Matteo Salvini boccia l’ipotesi di un governo del presidente. «Per fare cosa? Con che programma? Con quali tempi? Che fine fa la legge Fornero? Fare un governo giusto per dire che abbiamo un governo, senza sapere cosa si fa e in quanto tempo non è un governo che ha l’appoggio della Lega». Lo afferma in un’intervista a RepubblicaTv. Un governo M5s-Lega, con l’appoggio esterno di Fi? «È strano che i secondi arrivati impongano le regole del gioco ai più votati dagli italiani. Noi ci siamo presentati insieme davanti agli italiani e poi siccome Di Maio non gradisce dovremmo cambiare quello che abbiamo detto di fronte agli italiani?».

E ancora: «Prima di fare fantasie sul terzo nome, occorre che gli altri dicano che gli va bene un terzo nome… Noi l’abbiamo fatto, ma è inutile fare ipotesi se il secondo arrivato dice tocca a me». Comunque dovrebbe essere «qualcuno che venga condiviso dalla prima e dalla seconda forza politica» uscite dal voto. Ma «se i Cinquestelle continueranno con la loro cocciutaggine o arroganza» non si trova la soluzione, avverte.

«L’Italia non può aspettare, ma non c’è alcuna novità. Se tutti continuano a rimanere fermi nelle loro posizioni, situazioni come queste non hanno risposte. Vedo se riesco a inventarmi qualcosa di più rispetto al tanto che già come Lega abbiamo ipotizzato per fare partire un governo superando i “no”, i bisticci, i litigi». ha detto Salvini, stavolta a Catania per incontrare i lavoratori Auchan. «Io ultimatum non ne pongo – ha aggiunto – vediamo se riesco a convincere gli altri. Oggi sono qui con questi lavoratori: la realtà, la vita reale è questa. Aprile è il mese di scadenze, di 730, di spesometro, di fatture emesse e incassate. Ci saranno le pre-iscrizioni dei bimbi a scuola, i vaccini, le partite Iva. Vediamo se riesco ad inventarmi qualcosa in più rispetto alla posizione più coerente che abbiano avuto per iniziare a partire». E sul mandato esplorativo affidato al presidente Casellati, Salvini ha evidenziato: «Non c’è nulla di inutile, certo. Se nessuno rinuncia a niente? Personalmente non so più a cosa rinunciare…».