Mag 04 2024

Valter @ 17:12

Vieni avanti Pechino: ex sottosegretaria grillina trova lavoro presso il colosso cinese Huawei

Continua la ricollocazione degli ex parlamentari grillini ed esponenti di governo del M5s: stavolta l’ex sottosegretaria alle Telecomunicazioni, Mirella Liuzzi è stata assunta dal colosso cinese Huawei come consulente strategica per i progetti di marketing e di comunicazione per l’Europa.

Dalla tanta contestata via della Seta, siglata dal governo Conte al collocamento diretto presso un colosso tecnologico di Pechino, la notizia è balzata agli occhi e ha fatto sobbalzare sulla sedia più di un osservatore. Come possa un ex esponente di governo di un settore strategico come le comunicazioni, passare armi e bagagli al nemico (commerciale) appare inspiegabile e, per certi versi inquietante. Da parte sua, la grillina lucana, ha candidamente annunciato l’assunzione con un post su Linkedin, senza porsi il problema dell’opportunità.

Come ricorda con dovizia di particolari il Corriere delle Comunicazioni, dal 2019 al 2021 la Liuzzi è stata nominata sottosegretaria di Stato allo Sviluppo economico del governo Conte II dal ministro per lo sviluppo economico. Stefano Patuanelli. Con il decreto del ministro, a luglio 2020, a Liuzzi vengono affidate le “le iniziative e attività relative alle telecomunicazioni, alle reti e ai servizi di comunicazione elettronica, nonché alle politiche per il digitale”.

Liuzzi, da vice di Patuanelli curava i dossier sulle nuove tecnologie

In particolare, vengono delegate a Liuzzi le iniziative ed attività relative alle reti e ai servizi di radiodiffusione sonora e televisiva, nonché ai servizi di media audiovisivi e radiofonici; le iniziative ed attività, relative alle tecnologie emergenti, con particolare riferimento alle tecnologie innovative applicate al settore delle comunicazioni, nonché le iniziative ed attività relative alla società Infratel Italia S.p.a. e alla Fondazione Ugo Bordoni, ivi compreso quanto relativo e strumentale al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana.

Huawei: dite alla Liuzzi che per la Cia c’è dietro l’intelligence cinese

Tutte informazioni e nozioni che al colosso Huawei torneranno utilissime per pianificare le proprie strategie commerciali. Nel 2019, proprio mentre la Liuzzi era al governo, l’intelligence statunitense ha accusato Huawei Technologies di essere finanziata dalla sicurezza dello Stato cinese, ha detto sabato il Times, aggiungendosi all’elenco delle accuse affrontate dalla società tecnologica cinese in Occidente.

La CIA ha accusato in particolare Huawei di ricevere finanziamenti dalla Commissione per la sicurezza nazionale cinese, dall’Esercito popolare di liberazione e da un terzo ramo della rete di intelligence statale cinese, ha riferito il giornale britannico, citando una fonte.

Accuse a Huawei sono state lanciate anche dall’Europarlamento. Un’inchiesta sul gigante tecnologico cinese è stata avviata anche dal servizio di intelligence belga a causa di timori di spionaggio sul quartier generale dell’Ue e della Nato a Bruxelles.