Apr 25 2024

Annalisa @ 17:55

25 aprile, i pro-Pal macchiano la ricorrenza. Meloni ribadisce l’avversione ai regimi totalitari e al fascismo

Una giornata, quella del 25 aprile, contrassegnata dalle celebrazioni di rito e dalle consuete polemiche. Sia a Roma che a Milano, infatti, non sono mancati disordini e tafferugli con scontri tra manifestanti pro-Palestina e manifestanti della Brigata ebraica. Il tutto è andato in scena a Roma in mattinata e nel pomeriggio a Milano, in piazza Duomo, dove erano presenti anche Elly Schlein e lo scrittore Antonio Scurati. Quest’ultimo ha letto il suo monologo con un garofano rosso in mano e ha ricevuto l’applauso della folla (alcune decine di migliaia secondo la questura, più di centomila secondo l’Anpi). la manifestazione è stata in ogni caso monopolizzata dai manifestanti pro-Pal che al termine degli interventi dal palco hanno dato vita a un secondo corteo.

In mattinata la premier Giorgia Meloni e il presidente Sergio Mattarella hanno deposto una corona di fiori all’Altare della Patria. Meloni sulle sue pagine social ha onorato la ricorrenza con parole inequivocabili:  «Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo. E quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare – conclude la premier – per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!».

Avversione ai regimi totalitari ribadita anche dal presidente Mattarella che si è poi recato a Civitella Val di Chiana, luogo di una strage efferata compiuta dai nazisti nel 1944. “Intorno all’antifascismo – ha detto Mattarella – è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico. Il 25 aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche”.

Tra le polemiche di giornata anche quella innescata da un tweet del professor Tomaso Montanari che ha attaccato il Secolo d’Italia intimando: “Almeno oggi tornate nelle fogne”. Evocando così uno slogan degli anni Settanta, proprio dell’antifascismo militante violento, che è stato criticato da numerosi esponenti di FdI, a cominciare dai capigruppo di Camera e Senato Tommaso Foti e Lucio Malan.