Spagna, Sanchez: «No a un governo di minoranza a guida Ppe». E si riparla di urne
Spagna in stallo e ritorno alle urne prospettiva sempre più probabile. Si può sintetizzare così la prima settimana di trattative dopo che il voto di domenica scorsa ha sancito l’impossibilità, tanto per i vincitori del Ppe quanto per il Psoe, di formare governi di coalizione. Né sembra destinata ad avere successo l’iniziativa del leader popolare Alberto Nunez Feijòo di costituire un esecutivo di minoranza. Feijòo ha chiesto ufficialmente al premier socialista uscente Pedro Sanchez di non ostacolarne la nascita, al fine di evitare «instabilità» e «ingovernabilità» proprio durante il semestre di presidenza della Ue da parte della Spagna.
Sanchez respinge la proposta del popolare Feijòo
I Popolari, per altro unici vincitori delle elezioni di una settimana fa, hanno ufficializzato la proposta proponendo ai socialisti un incontro prima della seduta costituente del nuovo Parlamento il 17 agosto. Sanchez, però, ha risposto picche, rispondendo in una lettera che la democrazia parlamentare richiede di formare necessariamente delle coalizioni. Molti osservatori hanno tradotto il “no“opposto dal premier uscente a Feijòo come riserva mentale di voler esperire un proprio tentativo. Può darsi. In realtà, neanche la formazione di una coalizione di sinistra sembra probabile.
Il socialista dovrebbe piegarsi ai separatisti catalani
A meno che Sanchez non decida di allearsi con gli indipendentisti catalani del partito Junts, guidato dal leader separatista catalano Carles Puigdemont, attualmente in esilio in Belgio. Ma i dirigenti di Junts hanno già messo le carte in chiaro: un eventuale appoggio a Sanchez dipenderebbe dalla possibilità di poter ottenere in contropartita l’indizione di un referendum sull’indipendenza della Catalogna. Uno scambio che difficilmente Sanchez dedicherà di accettare. E qui si ritorna al punto di partenza e quindi all’impossibilità di formare il nuovo governo. A meno di improbabili ripensamenti, appare chiaro che tanto Feijòo quanto Sanchez dovranno preso mettere in conto un ritorno alle urne. In Spagna già si discute sulle possibili date: o dicembre 2024 o gennaio 2024.