Spagna, Sanchez nei guai: i popolari recuperano un seggio. Ora è necessaria l’alleanza con i separatisti
Sanchez è nei guai. Il conteggio dei voti degli spagnoli residenti all’estero alle elezioni del 23 luglio scorso ha permesso al Partito popolare (Pp) di guadagnare un seggio a Madrid a scapito del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) del premier spagnolo, rendendo ancora più complessa una sua possibile investitura. Il quadro generale dei seggi di entrambi i partiti al Congresso dei deputati è così modificato a favore del partito di Alberto Nunez Feijoo.
La nuova composizione del Parlamento
ll Partito popolare ha un totale di 137 seggi, contro i 121 del Psoe, il che significa che i socialisti avranno bisogno di un voto in più da un altro gruppo parlamentare perché Sanchez possa giurare nuovamente come presidente del governo. Con quest’ultimo seggio a Madrid, la somma dei blocchi nella Camera bassa, dove la maggioranza assoluta è fissata a 176 deputati, è molto stretta per entrambi. Da un lato, Pp (137 seggi) e Vox (33) raggiungerebbero 172 seggi incorporando l’appoggio dell’Unione del popolo Navarro (Upn) e Coalicion Canaria (1) per sostenere l’investitura del presidente popolare Feijoo. Dall’altra parte, la somma dei deputati di Psoe (121), Sumar (31), Sinistra repubblicana di Catalogna (Erc), Eh Bildu, Partito nazionalista basco (Pnv) e Blocco nazionalista galiziano (Bng) e’ a 171 seggi.
Ora Sanchez ha bisogno dei separatisti catalani
A questo punto si complicano i piani del primo ministro uscente che pensava di poter contare sulla semplice adesione dei separatisti per poter governare. Sanchez per diventare premier ha bisogno del voto favorevole di Junts, il partito indipendentista catalano dell’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont, non essendo più sufficiente la sola astensione.
Puigdemont, 61 anni, ha ricevuto proprio nei giorni scorsi un mandato di arresto internazionale. Nel 2017 dichiarò la secessione della regione dalla Spagna dopo avere organizzato un referendum per l’indipendenza giudicato illegale dallo stato spagnolo. Da allora è rifugiato in Belgio e adesso il progressismo iberico ha disperatamente bisogno di lui per poter continuare a governare.