Sky Italia compie vent’anni: un futuro incerto tra i debiti e le nuove concorrenze
Compie vent’anni Sky Italia, la grande piattaforma che rivoluzionò la nostra TV prendendo il posto di Tele+. Vent’anni dopo, con oltre quattro milioni di abbonati, Sky sta ancora bene ma deve fare i conti con una voragine finanziaria e nuove concorrenze.
Il colosso di Murdoch irruppe sul nostro presente con una triade perfetta: il calcio, pezzo forte, i film e i cartoni animati.
Il calcio ebbe un impatto devastante, soprattutto attraverso l’offerta della Champions League . Eravamo reduci da un binomio, quello di Tele+ e Stream, che ci mostrava le partite con una sorta di corollario da emittenti private. Sky in Italia portò l’innovazione , la regia, il virtuale. In poche parole, il cinema a casa. E così fu per i film e i cartoni animati, che fecero da babysitter virtuali a tante famiglie.
Un’ escalation che non si fermava mai. Il tennis, l’Nba, il football americano. Un vero e proprio monopolio durato oltre quindici anni fino al successo di Netflix e Amazon, alla diffusione della pirateria televisiva e all’ingresso di Dazn che ha tolto all’emittente del magnate australiano la serie A.
Sky d’accordo con Netflix e la sfida del futuro
Con Netflix è stato trovato l’accordo , la serie A è finita in altre mani , con il rimpianto di avere perso la visibilità eccellente e i commenti di qualità.
E poi le voci indimenticabili: Fabio Caressa, Federico Buffa, Gianluca Vialli, Alex Del Piero. Il binomio perfetto Tommasi -Clerici era la poesia del tennis.
Oggi Sky ripropone nuove offerte, tenta di riconquistare il campionato calcistico, di cui conserva ancora tre partite settimanali, puntando sempre di più sulle aree tematiche, dall’ambiente al crimine.
Nata esattamente dieci anni dopo l’avvento della pay tv, sembra ancora capace di fronteggiare i competitor della rete.