Legge della natura, Urso: “Voto dell’Europa è simbolo del passato, Italia rappresenta il futuro”
Un ultimo colpo di coda di una minoranza progressista che tra dieci mesi non potrà più incidere e che lascerà spazio alla nuova Europa dei conservatori e dei popolari. E’ questo il senso dell’intervento di esponenti del governo e della maggioranza sulle decisioni di Strasburgo in materia di agricoltura e sul voto odierno del Senato che riconosce, invece, al contadino, il compito di custode della terra. “Il voto di oggi del Senato sull’agricoltore custode dell’ambiente è significativo e importante perché riconosce l’agricoltore come colui che meglio tutela il territorio: il voto di oggi è il futuro dell’agricoltura, il voto del Parlamento Ue sulla legge sulla natura è il passato dell’Europa perché è frutto di una visione ideologica che non tiene più conto della realtà”. Cosi il ministro del made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo all’assemblea di Confagricoltura, dal tema “L’agricoltura italiana verso il futuro”.
“Europa cambi regolamento”
“Io credo che l’Europa debba cambiare passo e regolamento, il documento di oggi parla di ripristino della natura e credo che bisogna pensare al ripristino del buon senso e sono certo che il nuovo Parlamento che uscirà dal voto dei cittadini europei dovrà approvare il ripristino del buon senso in Europa”, ha aggiunto Urso. “Perché non si può chiedere da una parte di garantire l’autonomia e la sovranità europea anche sul piano alimentare e dall’altra imporre la riduzione delle terre coltivabili del nostro paese”, ha rimarcato il ministro. Un voto, quello europeo, ha concluso Urso, che non tiene conto “di quello che è accaduto con la pandemia in cui sono mancati beni primari, di quello che è accaduto con l’invasione della Russia in Ucraina in cui perfino il grano è diventato un elemento della guerra ibrida contro l’occidente, di quello di cui tutti hanno preso atto e cioè che l’alimentazione è un bene primario e ne va garantita la produzione e l’approvvigionamento nel proprio paese perché fa parte della sfera della sicurezza nazionale”.