Il Gianduiotto alla rivoluzione del look: dopo oltre un secolo dice addio alla carta dorata

24 Apr 2023 12:23 - di Redazione
gianduiotto

Il Gianduiotto della Pernigotti cambia look. Dopo oltre un secolo, questo grande classico dolciario piemontese abbandona lo storico incarto metallizzato dorato per adottarne uno nuovo color rame. È questa una delle principali novità annunciate dall’azienda di Novi Ligure in occasione di Ism, la maggiore fiera mondiale sul settore dei dolciumi e degli snack, che ha aperto ieri a Colonia in Germania. Proprio durante questa manifestazione, Pernigotti ha anche svelato il suo nuovo marchio, pensato per renderlo più essenziale e moderno.

Il Gianduiotto dice addio alla carta dorata

“Con queste novità parte il piano di rilancio di Pernigotti, che prevede un’importante attività per il riposizionamento in Italia di questa marca storica, ma anche un forte impegno per conquistare i mercati internazionali, che sono molto interessati alla nostra produzione”, ha dichiarato Luigi Leonetti, direttore Commerciale di Pernigotti e Walcor, aziende dolciarie controllate dal gruppo JP Morgan. “Nell’ambito di questo piano di rilancio, abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di rinnovare anche il look e la ricetta di un prodotto così iconico come il Gianduiotto, restando però assolutamente fedeli alla tradizione ultrasecolare di questo cioccolatino famoso in tutto il mondo”, ha aggiunto.

La Pernigotti: “Innoviamo, ma restando nel solco della tradizione”

Secondo una recente ricerca presentata dall’azienda, la notorietà del brand rimane molto alta tra i consumatori italiani e, in particolare, i suoi prodotti al cioccolato gianduia sono ritenuti i migliori sul mercato. “I primi prodotti Pernigotti con il nuovo marchio e anche nuove confezioni arriveranno nei punti vendita in tutta Italia nel prossimo mese di ottobre”, ha anticipato Leonetti. “Partiremo dai gianduiotti e dalle praline, che saranno seguiti dai torroni e dai nocciolati in vista del Natale. Per questi prodotti, renderemo le ricette ancora più esclusive, seppur restando – ha concluso – nel solco della tradizione”.

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