Costacurta jr, notte folle a Milano: si barrica in un taxi poi prende a pugni un vigile
Notte di follia a Milano per Achille Costacurta, 18enne figlio dell’ex calciatore Alessandro e della modella, attrice e conduttrice televisiva Martina Colombari. Il giovane martedì è stato denunciato a piede libero per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, per aver sferrato un pugno a un vigile, dopo aver dato in escandescenze a bordo di un taxi. È quanto riporta Il Giorno.
Achille Costacurta dà in escandescenze su un taxi e picchia un vigile
Erano passate da poco le 23 quando il ragazzo, di ritorno da Pechino Express, dove ha partecipato in coppia con la madre, è salito a bordo di un taxi; in zona Tortona- ricostruisce il Tgcom- . Pochi minuti dopo avrebbe iniziato ad agitarsi all’interno dell’auto, apparentemente senza motivo. Il conducente si è spaventato e si è avvicinato a una pattuglia della polizia in servizio in via Savona per il Fuorisalone. “Il tassista ha detto ai vigili che il passeggero stava danneggiando il suo veicolo e che urlava frasi senza senso; qualcuno l’avrebbe visto anche lanciare accessori griffati dai finestrini”, scrive il quotidiano.
Denunciato il figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari
Achille Costacurta si è rifiutato di uscire ed è rimasto dentro la vettura. Gli agenti, allora, hanno aperto le portiere ed è stato allora che uno di loro è stato colpito dal ragazzo con un pugno vicino all’occhio. La ferita del vigile è stata giudicata guaribile in sette giorni. A quel punto, Achille è stato immobilizzato e portato all’Ufficio centrale arresti e fermi della polizia locale di via Custodi. Il padre Alessandro è poi arrivato all’alba per riaccompagnarlo a casa. In un‘intervista risalente al 2021 Martina Colombari aveva raccontato che lei e Alessandro Costacurta hanno avvertito la necessità di ricorrere a uno psicologo per le liti frequenti con il figlio Achille durante la pandemia. Achille Costacurta ha da poco compiuto 18 anni. Disse in un’intervista la madre di Achille: ““Il Covid ha rotto gli equilibri, ha stravolto la routine delle famiglia. La didattica a distanza non ha aiutato i ragazzi a fargli venire voglia di tornare in classe- disse alla rivista People- . Noi ci siamo fatti aiutare da una psicologa che si occupa di genitorialità. Lo dico serenamente: chiedere aiuto non è un atto di debolezza, ma di grande amore per i propri figli”.