Usa, sondaggio: il 27% dei repubblicani approva l’arringa di Trump a Capitol Hill

16 Mar 2023 20:51 - di Redazione
Trump

Oltre un quarto degli elettori repubblicani approva l’assalto al Congresso avvenuto il 6 gennaio 2021. Lo rivela un sondaggio di Economist e YouGov, secondo cui il 27 per cento degli intervistati ritiene che l’insurrezione incitata dall’allora presidente Donald Trump nel tentativo di ribaltare l’esito del voto sia stata una forma legittima di conversazione politica. Secondo i dati, l’8 per cento dei repubblicani approva fortemente l’assalto a Capitol Hill mentre un 19 lo approva solo in parte. A disapprovarlo è invece il 65 per cento mentre un altro 15 non è sicuro. In seguito all’assalto nove persone persero la vita, compreso alcuni suicidi tra le forze dell’ordine.

Trump si è ricandidato alla Casa Bianca

Ammontano a oltre mille i manifestanti arrestati. Centinaia hanno riportato condanne. Lo stesso Trump subì la messa in stato di accusa (impeachment), anche se il procedimento terminò con l’assoluzione. Il magnate è anche candidato alla Casa Bianca nel 2024 e nonostante il rischio di nuovi processi legati al 6 gennaio è tra i favoriti nei sondaggi. Nel frattempo, non si ferma la macchina giudiziaria. Infatti, secondo una lettera inviata a un tribunale federale di Washington dal procuratore della capitale e riportata da Bloomberg News, sarebbero oltre mille le persone che rischiano l’incriminazione e l’arresto per la rivolta dei fan di Trump e l’assalto a Capitol Hill.

Bloomberg: «Altri 1000 arresti per i disordini del 6 gennaio»

La missiva risale alla fine dell’anno scorso e offre dettagli su quella che il ministro della Giustizia Merrick Garland ha definito «una delle indagini più grandi, complesse e ad alta intensità di risorse della nostra storia». Il procuratore Matthew Graves – secondo Bloomberg – ha scritto al giudice capo Beryl Howell che stimava dai 700 ai 1.200 nuovi imputati, mentre questo mese le persone già arrestate per il loro ruolo nella tentata insurrezione hanno superato quota mille. Casi che hanno intasato i registri del tribunale negli ultimi due anni, e che nel prossimo futuro potrebbero quindi raddoppiare. Graves ha avvertito Howell nella lettera che è «incredibilmente difficile» prevedere i procedimenti futuri data la «natura e la complessità delle indagini». Ma, ha concluso, «prevediamo che il ritmo dei nuovi casi aumenterà, in modo ordinato, nel corso dei prossimi mesi».

 

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