Le Dolomiti patrimonio dell’Unesco, Zaia: un tesoro veneto eredità del mondo
«Territorio dalla bellezza magica, dichiarate il 26 giugno del 2009 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, le Dolomiti non sono solo un tesoro naturale, di straordinaria importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico, ma anche un patrimonio culturale ricco di tradizioni, storie e identità locali diffuso per il 70 per cento all’interno dei confini della provincia di Belluno». È con queste parole che il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, ricorda il quindicennale dall’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Quindi aggiunge: «Le comunità che vivono in queste aree hanno conservato usanze, lingue e culture che arricchiscono il valore delle nostre montagne. Il riconoscimento Unesco ha aiutato a promuovere e preservare queste tradizioni, incentivando un turismo sostenibile e rispettoso a fronte di un’accoglienza ai massimi livelli: eventi culturali, strutture ricettive, piste e impianti, viabilità, servizi accessori. Merito anche della gente tenace e laboriosa che abita le nostre montagne, pronta ad accogliere al meglio i visitatori che decidono di venire. Questi paesaggi mozzafiato e queste genti capaci di portare all’eccellenza l’accoglienza dei visitatori faranno da scenario ai prossimi giochi olimpici, un appuntamento che abbiamo fortemente voluto nel segno della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. I giochi esalteranno le Dolomiti e le nostre Dolomiti esalteranno questi giochi che, sono certo, resteranno nella storia delle Olimpiadi».
E ancora. «L’iscrizione delle Dolomiti nel patrimonio mondiale Unesco è stata un’occasione straordinaria per ragionare sulla specificità anche identitaria e culturale del territorio dolomitico – prosegue il Presidente – che ha aperto nuove strade verso una consapevolezza garante nel tempo della durata dei valori universali che l’Unesco ha individuato. Il riconoscimento implica anche un forte impegno e importanti responsabilità. Il Veneto è tra le regioni con il maggior numero di siti Unesco, il che significa essere anche una comunità che ha intrapreso un percorso innovativo e sostenibile diretto alla valorizzazione del proprio patrimonio storico-culturale nel suo complesso. Ringrazio l’impegno profuso da tutti gli enti e dai soggetti interessati per arrivare a questi risultati, un lavoro che la Regione del Veneto porta avanti da anni, soprattutto da quando, nel 2019, ha dato avvio al coordinamento regionale per i temi Unesco».
Infine: «Le Dolomiti – ha concluso il governatore – rappresentano in Veneto uno dei territori più straordinari e apprezzati e, come tale, dobbiamo fare ogni sforzo per rispettarle e averne cura. Basti pensare che l’anno scorso abbiamo registrato un totale di oltre tre milioni e mezzo di presenze e nel primo quadrimestre di quest’anno siamo già a un milione e duecentomila». E ancora. «Possediamo un tesoro inestimabile in casa e l’anniversario del riconoscimento Unesco è l’occasione per guardare al passato con orgoglio e al futuro con una progettualità e un impegno sempre più diretti a garantire alle Dolomiti lo status di patrimonio di eccellenza che travalica i confini del Veneto, da preservare intatto per le generazioni a venire di tutto il mondo», ha concluso il Presidente Zaia, tra soddisfazione, orgoglio e propositività.
(Italpress)