Il governo Meloni dichiara guerra alla carne sintetica: multe di 60mila euro a chi la produce

28 Mar 2023 9:26 - di Marta Lima

Se con la farina di grilli e cavallette, il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha scelto la linea della “segnalazione” più chiara possibile per evitare confusione nei consumatori, per la carne sintetica il governo Meloni sceglie la linea dura: niente sconti a chi la produce e multe pesanti. All’ordine del giorno del Consiglio dei ministri che si terrà oggi pomeriggio prevede ci sarà un disegno di legge che riguarda gli alimenti e i mangimi sintetici, con il divieto di produzione della carne prodotta in laboratorio.

Il governo Meloni vara il ddl contro la carne sintetica

“La presente legge detta disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti sintetici”, si legge nella relazione illustrativa del provvedimento visionato ieri dall’agenzia Agi. Nel testo si stabilisce il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici, che comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano che i mangimi destinati al consumo animale. Gli operatori che violeranno le disposizioni saranno soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria “da un minimo di euro 10.000 fino ad un massimo di euro 60.000 ovvero fino al 10 per cento del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000, oltre alla confisca del prodotto illecito”. Il divieto segue l’affermazione del principio di negazione delle coltivazione cellulare operata in laboratorio su cellule animali staminali”.

I primi via libera negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti è arrivato da qualche tempo il via libera “alla prima carne di pollo prodotta in laboratorio cioè una carne che si produce facendo sviluppare in laboratorio cellule animali” ma qui da noi, per il momento, non se ne parla, non potendo verificarne le conseguenze sulla salute. Tra l’altro – è scritto nella legge – le carni coltivate “possono richiedere l’uso di antibiotici per garantire ambienti di crescita sterili. I residui di antibiotici possono persistere nei prodotti e contribuire alla diffusione di agenti patogeni resistenti agli antibiotici e nel corso cdella lavprzione vengono poi utilizzati altri materiali pericolosi“. Le autorità competenti per i controlli saranno il Ministero della salute, le Regioni, le aziende sanitarie locali, il Comando carabinieri per la Tutela della salute, attraverso i Nuclei Antisofistica.

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