Ora Bonaccini pensa positivo. E azzarda l’impossibile: “Tenere unito il Pd e battere la destra”
“Mi rivolgo agli indecisi per darmi e darci una mano. Perché io se diventerò segretario domenica sera prendo un impegno: che tra qualche anno torneremo al governo del paese. Perché avremo battuto la destra non nelle interviste e nei talk show. Noi vogliamo batterla nelle urne”. Dai microfoni di Agorà Stefano Bonaccini da fuoco alle polveri alla vigilia delle primarie per la segreteria del Pd.
Il sogno di Bonaccini: tenere insieme il Pd e battere la destra
Dice di aver preso due impegni con gli elettoru. Tenere unito il Pd e battere la destra, due obiettivi decisamente ambiziosi ma il governatore dell’Emilia Romagna è costretto a pensare positivo. Per farlo serve una vocazione maggioritaria, anche nella costruzione di maggioranze”. Un po’ appello a chi non ha ancora sciolto le riserve tra i due competitor (Cuperlo e De Micheli non hanno gradi chance), un po’ faccia feroce di fronte al pericoloso governo, un po’ mozione degli affetti, un po’ versione rottamatore contro le correnti dei notabili. Bonaccini in queste ore prova a stuzzicare tutte le corde.
Basta alleanze come accordicchi sui numeri
Sulle alleanze tira le orecchie a Letta e compagni. “Se si facessero a partire dall’idea di Italia che abbiamo, non da accordicchi fatti in nome solo di punti percentuali per battere l’avversario. Perché poi la gente se ne accorge e ti punisce”. Parole già espresse all’indomani delle politiche. Che il governatore emiliano ripete a ogni occasione, le alleanze si fanno sulle idee (se ci sono) e non sui numeri.
Alla Schlein: “Non ho mai fatto parte di una corrente”
Immancabile la stoccata a Elly Schlein. “Mi definisce bonacciniano, perché io non ho mai fatto parte di alcuna corrente come sanno tutti. Sono stato il primo, candidandomi, a dire che se le correnti volevano appoggiarmi, io quell’appoggio non l’avrei voluto”. Bonaccini si spertica ancora a processare la vecchia dirigenza rappresentando se stesso come alieno da qualsiasi corrente o spiffero. “Non è un caso, sapendo come la penso, che tutti i dirigenti o quasi che hanno guidato il partito negli ultimi anni non sostengano Bonaccini. Se divento segretario costruirò un nuovo gruppo dirigente partendo dai territori“, promette parlando di se stesso in terza persona.