«Vaccino forzato, sterminio legalizzato»: a Prato no vax all’attacco di ospedale e Centro Pegaso

28 Giu 2022 13:37 - di Redazione
no vax

Scritte no vax al Centro Pegaso di Prato nell’area della palazzina adibita alle cure Covid e all’esterno dell’ospedale. Le scritte, che citano il nazismo e se la prendono con chi è a favore del vaccino, sono state tracciate nelle parti esterne dei due edifici presumibilmente durante la notte. Vi si legge, tra l’altro: «Consenso estorto, il nazismo è risorto»; «Vaccino forzato = sterminio legalizzato», «I vax uccidono».

La Asl: «Scritte altamente offensive verso medici e famiglie»

La Asl Toscana Centro, con il direttore generale Paolo Morello, ha parlato di «un episodio molto grave, un atto inqualificabile da condannare fermamente che offende i pazienti ricoverati o che lo sono stati, il personale sanitario che si è impegnato con costanza e con grande sforzo nella lotta contro la pandemia». Morello ha quindi sottolineato come le frasi scritte siano «altamente offensive verso i medici, il personale sanitario, le famiglie che sono state colpite dal virus ed hanno perso i propri cari e verso tutti coloro che hanno contratto il Covid ed hanno perso la vita durante il loro lavoro di assistenza e cura della popolazione».

La denuncia dell’ospedale: «C’è molta amarezza»

È stata la direttrice dell’ospedale, Sara Melani, a denunciare «il grave episodio» alle forze dell’ordine, «anche per ricercare e punire i responsabili del gravissimo ed inqualificabile atto». «Sono molto amareggiata, le strutture – ha ricordato – hanno dato un contributo fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria, oltre a un supporto importante nella campagna vaccinale. Un episodio molto offensivo e grave». Nel Centro Covid Pegaso sono stati ricoverati circa 1300 pazienti affetti da Covid ed effettuate circa 260 terapie con monoclonali; nelle Ali dell’ospedale Santo Stefano poi sono stati effettuati 35mila vaccini di cui 1650 in ambiente protetto per i soggetti fragili e per i soggetti a rischio di reazioni allergiche, oltre a 50 terapie con monoclonali.

Il sindaco ridicolizza i no vax: «Li immagino mentre parlano di chip sottopelle»

«Via, ci mancava anche il “grullaio” delle scritte no vax sui muri dell’ala nuova dell’ospedale Santo Stefano e del Centro Pegaso di via Galcianese. Io me li immagino mentre scrivono quelle frasi e disquisiscono di chip sottopelle, di grafene e dei poteri forti e poi tornano nelle loro case tronfi e soddisfatti per questa bravata, che in realtà è triste, misera e soprattutto è una mancanza di rispetto per i morti della nostra comunità e le loro famiglie», ha commentato su Facebook il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, postando le foto delle scritte.

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