Si battezza femmina, vuole fare la Cresima ora che è diventata uomo: la Diocesi di Torino dice sì

9 Apr 2022 14:03 - di Redazione
cresima

Si battezza da bambina e si cresima da uomo. Nel mezzo un percorso di transizione sessuale e la Diocesi di Torino che autorizza il sacramento. Perché, come spiega Il Giornale oggi, e come rilancia il sito di Affari italiani, «l’indicazione delle autorità ecclesiastiche è che persone che hanno cambiato sesso possano ricevere il battesimo e la Cresima, purché si trovino nelle giuste disposizioni spirituali e lo chiedano per fede e non per pubblicità o altre motivazioni».

Nata femmina, farà la Cresima da uomo

La storia arriva da Torino. Ed è quella di un transgender, una donna diventata uomo con un percorso di trasformazione sessuale, a cui la Diocesi locale guarda semplicemente come un fedele, battezzata alla nascita da femmina, e che anni dopo si prepara a ricevere la cresima in una chiesa all’ombra della Mole con la sua nuova identità maschile. «Ragioni pastorali – spiega il quotidiano diretto da Augusto Minzolini – dal momento che è ormai conosciuta come uomo. Il nome con il quale riceverà la Cresima sarà poi annotato sul certificato di battesimo, dove rimarrà per sempre il nome scelto dai genitori».

Il caso arriva dalla Diocesi di Torino: fedeli in subbuglio

La vicenda, che ha sollevato non pochi dubbi da parte di molti fedeli – e non solo – ha trasformato il momento del Sacramento in un vero e proprio caso, che ha trovato sponda nella Bussola quotidiana. E che nelle ultime ore dilaga su siti e chat animando il dibattito. Una discussione accesa dalle contestazioni di chi si oppone alla celebrazione della Cresima, di fatto «già autorizzata dalla Diocesi». Polemiche riguardo le quali, sottolinea il cancelliere, esperto di diritto canonico della chiesa torinese, don Alessandro Giraudo: «Mette in ludibrio una persona che ha compiuto una scelta irreversibile. E che chiede di approfondire un cammino di fede».

Solo matrimonio e ordinazione sacerdotale richiedono la differenza sessuale

Un cammino, spiega sempre il don interpellato, in cui è previsto che la «Chiesa accompagni queste persone», anche se «casi del genere sono rarissimi», aggiunge Don Giraudo. Ma se Battesimo e Cresima, spiegano le autorità ecclesiastiche e riferisce Il Giornale, «sono sacramenti per i quali non esiste una differenza sessuale, (uguali per maschi e femmine), ben diverso è il sacramento del matrimonio. Nel quale la differenza sessuale è fondamentale, così come l’ordinazione sacerdotale, come noto possibile solo ai maschi». Il caso è chiuso? Forse sì, forse no. L’unica certezza si avrà a celebrazione avvenuta.

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