Figliuolo si prepara al dopo emergenza Covid: «Passo la mano, ho fatto la mia parte»

12 Mar 2022 20:34 - di Mia Fenice
gen. Figliuolo

«Io il 31 comunque voglio passare la mano perché ho un incarico importante come comandante del Covi e mi voglio dedicare a quello. Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico». Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus e comandante del Covi, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso della presentazione del libro scritto con Beppe Severgnini Un italiano, edito da Rizzoli, a Libri Come.

Figliuolo sulla guerra in Ucraina

E poi sulla guerra in Ucraina. «Sin dall’inizio della crisi sfociata in una guerra di aggressione l’Italia ha monitorato la situazione e la Difesa ha incrementato le misure di sorveglianza e vigilanza. C’è un’interlocuzione continua con Guerini e Cavo Dragone con cui seguiamo costantemente l’evolversi della situazione». «A livello della Nato – ha poi spiegato – sono state date tutte le predisposizioni per mettere in campo i Piani graduati di risposta, che sono cinque, che vanno da tutta la parte est fino a sud est, quindi dai paesi Baltici alla Turchia. Questo ci pone in una fase di deterrenza. Abbiamo incrementato tutto il nostro dispositivo e la prontezza delle nostre forze terrestri, aeree e navali».

«Raddoppiata la vigilanza aerea in Romania»

Figliuolo poi spiega: «Per esempio abbiamo raddoppiato il dispositivo di vigilanza aerea in Romania e messo in campo le misure di risposta alla crisi così come arrivano per il tramite del consiglio dell’alleanza atlantica e del comandante supremo della Nato. Questo dal punto di vista militare». Inoltre ha aggiunto, «abbiamo attivato i nostri comandi, al Covi c’è un team di crisi che è permanente attivato per seguire l’evoluzione».

 

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