Ddl Zan, nuovo show della Pascale: «Mi sbattezzo perché la Chiesa discrimina gli omosessuali»

21 Lug 2021 8:48 - di Eugenio Battisti

Francesca Pascale ha deciso di “sbattezzarsi“. Proprio così. L’ex compagna di Silvio Berlusconi continua la sua eroica battaglia per il Ddl Zan. E per la causa è pronta a gesti eclatanti. Dopo il tatuaggio arcobaleno e le sfilate ai gay pride  arriva l’ultima protesta.

Ddl Zan, la Pascale: sono pronta a sbattezzarmi

In un colloquio con Repubblica la Pascale, passata dagli eleganti tailleurs alla pelle nera, attacca la Chiesa che “discrimina gli omosessuali. E fa ingerenza politica sul ddl Zan. Basta, mi sbattezzo. Mi ha deluso”. Il provvedimento contro la transomofobia deve essere approvato così come è. A Forza Italia manda a dire di non scopiazzare la Lega, la legge va licenziata senza ritocchi. Chi la ostacola, neanche a dirlo, è da additare al pubblico ludibrio. “Non capisco timori e argomenti utilizzati contro. Sono assurdi”, dice l’ex del Cavaliere. “Penso anzi che il Ddl Zan andrebbe approvato all’unanimità, senza distinzioni di partito. E mi auguro, soprattutto se c’è un rinvio della discussione a settembre, che il Ddl Zan non diventi motivo di campagna elettorale sulla pelle delle persone e alle spalle della comunità Lgbt che aspetta una legge da decenni”.

“Berlusconi è arrabbiato con me. Spero cambi idea”

Non intende mollare. Anche se l’ex premier non le perdona tanto ardore per i diritti Lgbt. “Berlusconi è arrabbiato con me per la posizione sul ddl Zan e perché vado ai Pride. Mi chiede: ‘perché?’ Io gli rispondo ‘perché ci credo’. Questa volta non sono d’accordo con lui e spero cambi idea”.

Non mi piace la Chiesa che discrimina i gay

L’ex consigliera azzurra immagina persino di trascinare Silvio nella sua crociata a favore della legge Zan. La bionda Francesca ce l’ha con il Vaticano e con le destre. “L’intervento della Chiesa ha un peso importante e una parte politica lo usa strumentalmente come alibi. Io ho iniziato le pratiche per sbattezzarmi”.  Poi aggiunge di essere credente, “vorrei fosse chiaro”. Ma accanto alla Chiesa apostolica, “c’è un’altra parte che si divide tra omofobia e silenzio sulla pedofilia. Non mi piace una Chiesa che discrimina“.

Il rapporto con Paola Turci e i tatuaggi arcobaleno

Che si senta ‘discriminata’ in prima persona? Lei che in passato disse di non essere né etero né omosessuale (“Ora sto con Silvio, poi si vedrà…). Negli ultimi mesi si è molto chiacchierato di una relazione tra la Pascale e Paola Turci, dopo le paparazzate della scorsa estate. Nel 2020 fu il settimanale Chi a pubblicare una  foto mentre l’ex del Cavaliere e la cantante si scambiano teneri baci a bordo di uno yacht al largo del Cilento”. “È stata una sorpresa”, dice la Pascale a Repubblica. “Non mi sarei aspettata questa attenzione con foto della mia vacanza la scorsa estate. Il dispiacere più grosso è stato avere coinvolto un’altra persona nella curiosità morbosa verso di me”.

 

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