Lug 01 2020

Luca Maurelli @ 15:44

Gatto arrostito, le Sardine difendono l’immigrato: “Aveva fame, va capito”

Incredibile ma vero, c’è qualcuno che difende l’immigrato che ha arrostito, per mangiarlo, un gatto per strada, vicenda emersa grazie a un video pubblicato dalla candidata del centrodestra alla Regione Toscana sulla propria pagina Fb.

Il povero gatto arrostito dall’immigrato

Quel “qualcuno” è una giovane ragazza di Pontedera di origine marocchina, Meryem Ghannam, coordinatrice della locale sezione delle Sardine.  “Sono vegetariana da 16 anni e non condivido il gesto però lo capisco. Non mi scandalizzerei più di tanto. Questa emergenza ha gravato sulle entrate di molte famiglie. Non mi meraviglio se una persona presa dalla fame e all’esasperazione cucinasse il primo animale che si trova davanti. Si chiama istinto di sopravvivenza. Se avesse avuto scelta, sicuramente sarebbe andato in un supermercato e avrebbe comprato del cibo salutare come ogni altra persona anziché rischiare di essere infetto da chissà quali malattie l’animale si porta addosso”.

La solidarietà delle Sardine

E le Sardine? Invece di censurare quelle dichiarazioni, difendono la loro collega, invece che il povero gattino. E ovviamente accusano il solito Salvini. “Da qualche ora Meryem Ghannam è sottoposta da Salvini sulla sua pagina all’ennesima, spaventosa, gogna social da parte di vere e proprie bestie. La sua “colpa”? Aver dichiarato, in maniera civile e umanissima, che non condivide il gesto del migrante che ha cucinato un gatto a Campiglia Marittima, ma che lo capisce… Un pensiero logico, intelligente, civile, di buon senso…”. Lo scrive Lorenzo Tosa, giornalista da sempre vicino alle Sardine che cura un blog personale molto seguito dal movimento. “Restiamo umani…”, conclude. Umani, appunto. Ma anche animalisti, se possibile.