Grillini con gli occhi a mandorla. Prima i cinesi. Anche se spiano l’Italia

23 Dic 2019 6:00 - di Francesco Storace

Scavalca a sinistra, il ministro dei grillini, persino Zingaretti, che va in televisione a dire con chiarezza – e gliene va dato atto se la posizione non muta – che “se c’è un pericolo per la sovranità nazionale, dobbiamo fare in modo di garantirla”.

Ha ragione Urso di Fdi quando afferma che Patuanelli non ha letto la relazione del Copasir? Dal ministro per lo sviluppo economico ci si aspetterebbe una risposta sulla denuncia dell’organo parlamentare persino sul rischio dumping, che vede molto attive le aziende cinesi nelle loro esportazioni sottocosto anche grazie a quegli ingenti aiuti di governo che la concorrenza europea non riceve. Patuanelli chieda piuttosto all’Europa di respingere l’offensiva invece di difendere interessi antinazionali e antieuropei.

I nostri dati in mano cinese per spiarci tutti

Se i nostri dati vanno a finire in mano ad aziende “devote” al governo cinese saremo tutti in pericolo. Il Grande Fratello spierà ciascuno di noi. Ecco perché prima di parlare di mercato bisogna prestare attenzione al tema della sicurezza. E i prezzi più economici sciorinati da Patuanelli nelle sue sciagurate dichiarazioni derivano proprio da aiuti che Pechino sborsa per il servizio al regime.

Del resto l’allarme è stato lanciato anche in Germania dai loro servizi e infatti anche lì il Governo sta intervenendo con la verifica dei parametri di sicurezza. Da noi, il Movimento Cinque Stelle se ne frega. La sicurezza nazionale viene dopo gli affari, i prezzi, il dumping.

La difesa a spada tratta degli affari cinesi da parte pentastellata lascia costernati. Perché spalanca lo spazio ai dubbi più inquietanti e al timore di conflitti d’interessi davvero giganteschi. Siamo al punto che tocca sperare che il Pd fermi questa incredibile commistione, pericolosa per l’Italia, per la sua sicurezza, per la sua sovranità.

“La sovranità nazionale può essere difesa solo da un Esecutivo forte e libero da pressioni e conflitti di interesse”, ha detto Giorgia Meloni.

Il governo italiano ha il dovere seguire le indicazioni di chi si intende di queste cose in Parlamento. A Roma, non a Pechino.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 23 Dicembre 2019

    Assurdo, impossibile comprendere e giustificare questi quattro polli dei 5 famigerati pentastellari del menga. Praticamente io posso fare il mio porco comodo e nessuno mi direbbe nulla. Pardon , mi correggo, loro possono fare il loro porco comodo con a capo il giullare di grillo. Io finirei in galera, 15 anni per fare il mio porco comodo e 20 per essere di destra, questa e’ la vera giustizia, all’italiana. Non bastano tutti i cinesi ormai radicati, ora facciamo anche entrare il loro governo ( forse funzionerebbe meglio del nostro).