Fondi della Lega, ricorso in Cassazione. Bossi junior si difende su Youtube (video)

17 Lug 2019 12:52 - di Carlo Marini

«La Procura vorrebbe individuare un effetto estensivo della querela rispetto a condotte mai contestate al senatore Bossi e rispetto alle quali non ci siamo mai difesi perché non siamo mai stati condannati. Chiederemo l’inammissibilità per manifesta infondatezza». Così l’avvocato Domenico Mariani, avvocato di Umberto Bossi. Il legale ha parlato prima dell’udienza presso la Corte di Cassazione (II Sezione penale) sul ricorso presentato dalla Procura generale di Milano che ha impugnato la sentenza della Corte d’Appello, che a gennaio scorso ha assolto per improcedibilità Umberto e Renzo Bossi.

Assolti Bossi padre e figlio, condannato Belsito

I due sono stati “salvati” dalla mancata querela del segretario del Carroccio Matteo Salvini, nel processo sull’appropriazione indebita dei fondi della Lega. Secondo la procura milanese la querela presentata dal leader della Lega solo nei confronti dell’ex tesoriere del partito Francesco Belsito (condannato a 1 anno e 8 mesi e 750 euro di multa) va estesa anche ai due Bossi, in quanto la condotta descritta nel capo di imputazione è unica, come unico è il disegno criminoso che accomuna tutti gli imputati.

Salvati dalla mancata querela di Salvini

Salvini aveva deciso di querelare Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio, ma non Bossi padre e figlio. «Grazie a Salvini – aveva commetato Renzi dopo l’assoluzione in Appello – e alla Lega che hanno valutato i documenti delle indagini e hanno visto che le spese a me imputate non sono state pagate dal partito». Bossi junior nei giorni scorsi ha messo in Rete un video dove spiega la sua posizione processuale.

Bossi junior su Youtube ha dato la sua versione dei fatti

«Le multe che si diceva mi avesse pagato il partito le ho pagate in realtà io e nessuno ha provato che fosse stata pagato il famoso titolo di laurea in Albania». Così il secondogenito di Bossi nell’intervento su Youtube. «Vorrei che dopo più di 7 anni si confermi che io non ho mai usato o preso soldi della Lega Nord».

Sui 49 milioni della Lega

Il Trota ha anche parlato dei famosi 49 milioni di euro mancanti nei conti della Lega. «Mio padre lasciò i 49 milioni nelle casse del partito quando si dimise da segretario. Nei bilanci si può controllare la presenza dei 49 milioni quando cambiarono segretario della Lega Nord. Nonostante tutti me lo scrivano sui social ribadisco quindi di non essere mai stato coinvolto in questa vicenda».

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