Mag 22 2019

Aldo Di Lello @ 17:25

Sinistra pazza di antifascismo, ma i suoi intellettuali pazzi per Mussolini: ecco perché

L’ultima proposta editoriale su Mussolini viene da un intellettuale di sinistra ed è davvero originale. Il libro si intitola Me ne frego (Chiarelettere) ed è una sorta di biografia di Mussolini ottenuta attraverso un collage di scritti e discorsi compresi tra il 1904 e il 1927. Curatore dell’opera è David Bidussa. Si tratta di uno storico decisamente schierato a sinistra. Basterà dire che ha collaborato,  tra le altre testate, con l’Unità e con il manifesto. A dispetto di ciò, il lavoro di Bidussa è tutt’altro che un lavoro becero e demonizzatore.  L’autore vuole ripercorrere  le parole che hanno costruito l’«immaginario fascista».   «Quelle parole, con il loro carico di immaginario, sono tornate a circolare nella nostra mente e spesso nel nostro linguaggio parlato. Sono tornate a essere ´parole gridate՝ e  non più solo “parole sussurrate”». Di qui il fatto che possano diventare parole “ammesse”՝. Ovvero «legittime».

L’ interesse manifestato da questo intellettuale di sinistra per il Duce non è un caso isolato. Basterà dire che Il figlio del secolo, monumentale biografia romanzata di Mussolini scritta da Antonio Scurati è il caso editoriale dell’anno. Ed è bene anche precisare che non parliamo di un fenomeno recente: qualche anno fa, la Repubblica titolò “Tutti pazzi per il Duce”, per intendere appunto lo straordinario risveglio di interesse editoriale per la figura del capo del fascismo.

Il paradosso è che tutto questo avviene proprio mentre la sinistra politica torna a cavalcare massicciamente l’antifascismo in funzione antisovranista.  Schizofrenia? Forse. Ma forse c’è qualcosa di più e di più profondo. Il fatto è che il Mussolini che viene riscoperto è il Mussolini di “sinistra” , il Mussolini non solo del periodo socialista, ma anche del tempo del fascismo movimento. E allora non è azzardato pensare che la sinistra intellettuale che si interessa a Mussolini è una sinistra che cerca di dare risposte alla crisi della sinistra politica. David Bidussa cerca forse quelle “parole” che la sinistra politica non sa più inventare.  E Mussolini, piaccia o non piaccia, rimane l’unico nella storia italiana che può dimostrare come si possa inventare ( e vincere) una rivoluzione. Come, a suo tempo, riconobbe persino Vladimir Ulianovic detto Lenin.