Renzi vara il dipartimento “mamme”. Un’idea copiata a Mussolini, ma non si può dire…

25 Lug 2017 17:08 - di Robert Perdicchi

L’iniziativa di Renzi sulla creazione di un “dipartimento delle mamme“, all’interno del Pd, per sostenere piani di fertilità e procreazione delle donne italiane, è diventata improvvisamente un argomento di polemiche e di ironie nel centrosinistra, anche a causa di una presunta gaffe di una parlamentare che ha osato avallare la tesi sul sostegno alla “razza italiana”, provocando reazioni pesantissime dai suoi compagni di avventura politica.

A guidare il dipartimento sarà Titti Di Salvo, all’interno dei 40 dipartimenti20 presieduti da donne e 20 da uomini, che si occuperanno di temi specifici. Mamme? A sinistra anche quella parole è tabù: immediati le critiche e le ironie, sulla rete: «No, dico e il Comitato suocere? Aridatece la Carfagna”, uno per tutti. Ma c’è anche chi, sul Fatto Quotidiano, con il nick di Eretica, fa notare nel suo blog come in realtà anche sul tema delle mamme Renzi non faccia che copiare una vecchia, vecchissima iniziativa di qualcun altro che in questo periodo non si può nemmeno nominare… Chi? Il Duce, ovviamente, Benito Mussolini.

Le mamme e il sostegno di Mussolini

In effetti fu il fascismo a creare, per la prima volta, in Italia, un ente tutto dedicato alle donne che volevano avere figli, l’Opera nazionale maternità e infanzia (Olmi), fondato nel 1925 allo scopo di proteggere e tutelare madri e bambini in difficoltà. L’Opera ha avuto vita lunga e gloriosa anche sotto i governi democristiani ed è stata sciolta solo nel 1975.

Sotto Mussolini, del resto, esisteva anche l’Unione fascista famiglie numerose (in acronimo UFFN), ente pubblico assistenziale che devolveva benefici, inizialmente riservati solo a impiegati e dipendenti dello Stato e di enti pubblici, ma successivamente a tutti i capofamiglia con più di sette figli conviventi e a carico. Non ce ne voglia Fiano, ma qui ci scappa la citazione nostalgica dell’Innominabile: «Hanno diritto all’Impero i popoli fecondi, quelli che hanno l’orgoglio e la volontà di propagare la loro razza». Razza? Proprio quella citata dalla parlamentare renziana oggi…

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