La gaffe del sindaco di Pimonte: «Lo stupro di gruppo? Una bambinata» (video)
Aveva definito lo stupro di gruppo “una bambinata”, poi s’è scusato con i familiari della vittima dopo le polemiche sollevate da quell’intervista rilasciata a La Sette, nel corso del programma “L’aria che tira”. Il sindaco di Pimonte, Michele Palummo, rieletto la settimana scorsa a capo di una lista civica, sullo stupro di gruppo su una ragazzina di 15 anni da parte di 12 suoi coetanei tra cui il fidanzato si era lasciato andare a un commento discutibile.
«Ormai è passata, sono tutti minorenni, che ti puoi aspettare». «Uno stupro di gruppo? , chiede il giornalista Roberto D’Antonio. «No, nel modo più assoluto, una bambinata», si corregge il primo cittadino della cittadina campana.
Palumbo, il giorno dopo, con una lettera a Repubblica, s’è scusato così: «Voglio prima di ogni altra cosa porgere le mie più sentite scuse alla nostra giovane concittadina, alla sua famiglia e all’intera cittadinanza per aver utilizzato, durante l’intervista a La 7, un’espressione infelice, assolutamente impropria e che non era affatto riferita a quanto le è purtroppo capitato. E’ un’espressione che non rispecchia affatto il mio pensiero, in quanto condanno, per principio, ogni forma di violenza e di sopruso, tanto più se perpetrata contro una giovane donna; ho condannato l’episodio quando è successo lo scorso anno e continuo a ritenerlo oggi un fatto quanto mai grave. Ho 73 anni, sono padre e nonno di tre nipoti, ma soprattutto sono stato insegnante per ben 40 anni e la mia vita sono una chiara ed evidente testimonianza dei valori in cui credo e per i quali ho vissuto e continuo a vivere. Intendo, inoltre, ribadire che Pimonte è un paese pulito, sano, fatto di persone perbene, di onesti lavoratori».