Caivano era “na’ carta sporca”: nel nome di Pino Daniele la piscina degli stupri ora è un’oasi felice (video)
“Napule è na’ carta sporca”, cantava Pino Daniele. Oggi forse canterebbe “Caivano era na’ carta sporca” ma anche altro: un centro sportivo abbandonato dalla Regione, una “piscina degli orrori” dove si erano consumati stupri ai danni di bambine, una piazza di spaccio a cielo aperto all’interno dello Sporting Club Delphinia. Oggi è un’oasi felice per lo sport, si chiama centro sportivo polifunzionale e porta il nome di “Pino Daniele”, il grande cantante napoletano diventato il simbolo del riscatto di un’intera città.
Caivano riparte dallo sport e da Pino Daniele
Quella di oggi è stata una giornata di sport e riscatto sociale nel comune tra Napoli e Caserta, conosciuto soprattutto per i ripetuti episodi di cronaca nera, tra violenze e spaccio di stupefacenti al Parco Verde, a due passi dal centro sportivo, che sarà gestito dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha assistito all’inaugurazione del centro sportivo, a cui hanno preso parte anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani.
Dal 2018 la gestione era stata abbandonata ed erano in corso le procedure per la sua riqualificazione con un intervento in project financing. Nel frattempo, l’impianto, rimasto abbandonato e in via di crescente degrado, è entrato nelle pagine della cronaca nera fino a quando il Governo ha dichiarato l’intenzione di provvedere in prima persona al risanamento della struttura sportiva come esempio del riscatto – soprattutto sociale – di una intera porzione di città.
Meloni e l’alleanza con don Patriciello
Meloni oggi ha ascoltato le parole dal palco del parroco anti camorra di Caivano, don Patriciello, che ha raccontato dello scambio di messaggi – iniziato a luglio 2023 – che ha poi portato all’impegno del governo per il rilancio dell’ex centro sportivo Delphinia, per poi emozionarsi durante la proiezione di una clip sui cinque mesi di lavoro che hanno portato all’inaugurazione del centro, rispettando i tempi del cronoprogramma dei lavori presentato a fine agosto 2023, che hanno visto in azione per la bonifica il Genio Militare, l’Esercito, la Guardia Forestale, sino al lavoro sulle strutture sportive a opera di Sport e Salute.
La riqualificazione prevede la possibilità di svolgere oltre 40 diverse discipline sportive, con palestra, piscina, campo polivalente e campo di calcio a cinque. È poi previsto l’inserimento di uno skatepark, di un’area fitness outdoor, di due campi da tennis, tre campi da padel, un campo di bocce, una pista per l’atletica, una pedana per il salto in lungo e salto con l’asta ed una parete per l’arrampicata sportiva.
“Dall’orrore alla speranza”
“Noi siamo partiti da quell’orrore e dal fallimento delle istituzioni che quell’orrore raccontavano, perché le istituzioni qui non erano riuscite a fare la prima cosa che compete loro: che è difendere i più deboli, difendere i più fragili, proteggere i più piccoli. Quando è accaduto questo orrore, come è stato ricordato, Padre Maurizio Patriciello mi scrive. Io conoscevo padre Maurizio Patriciello per le sue gesta. Non ci conoscevamo personalmente e mi ha mandato vari messaggi e dopo questo orrore mi manda il messaggio che vi ha ricordato e mi ha detto vieni qui, vieni a vedere i dannati del Parco Verde di Caivano, e io ho deciso di fare esattamente questo”, ha detto stamane la premier.