Meloni: “Il vino è identità. Il settore è simbolo del Made in Italy riconosciuto nel mondo” (video)
“Fin dal nostro insediamento noi abbiamo lavorato per proteggere questo asset strategico, per renderlo più forte, più sostenibile, più innovativo”. Nel suo saluto alla prima Riunione ministeriale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, il premier Giorgia Meloni ha voluto ribadire l’importanza il governo riconosce ai settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare, di cui “il vino è un tassello fondamentale”. “Siamo estremamente orgogliosi di ospitare” l’incontro, ha proseguito il premier, scherzando sul “pizzico di invidia” che prova per i delegati perché “in questi tre giorni vivrete in luoghi meravigliosi che sono certa vi rimarranno nel cuore. E con il cuore anche io sono con voi”.
Meloni: “Costruiamo un futuro sostenibile per il mondo del vino”
“Abbiamo rimesso al centro l’agricoltura, siamo impegnati per garantire che gli agricoltori vedano riconosciuto il giusto prezzo per quello che producono, abbiamo scelto di contrastare le contraffazioni e la concorrenza sleale, stiamo investendo con convinzione nelle giovani generazioni, nella continuità, perché è dai nostri ragazzi che passa il futuro della nostra agricoltura”, ha ricordato Meloni, sottolineando che si tratta di “priorità che l’Italia, membro fondatore dell’Oiv, porterà anche nel documento che discuterete in questi giorni e che contribuirà a costruire un futuro sostenibile per il mondo del vino”.
La ministeriale dell’Oiv in Italia
Il meeting, che coincide con il centenario della Oiv e che proseguirà fino a domani, si svolge a Ebrusco, in Franciacorta, in provincia di Brescia, e a Verona. Vi partecipano 30 Stati dell’Oiv, tra i quali i grandi produttori come Francia, Spagna, Nuova Zelanda, Sud Africa, Cile, Ungheria, e ha come focus le prospettive del vino a livello globale e la difesa del prodotto. Meloni, ringraziando il ministro Lollobrigida e i vertici dell’Oiv, ha sottolineato che la scelta di tenere l’incontro nel nostro Paese “onora l’Italia”: “Per noi un grande riconoscimento. Lo è per il nostro settore vitivinicolo, uno chiaramente dei comparti produttivi d’eccellenza del sistema nazionale, uno dei simboli del Made in Italy riconosciuto e riconosciuti nel mondo”.
Il premier: “L’agricoltura intimamente connessa con la cultura. L’abbiamo rimessa al centro”
“Mi auguro che, lungo questa tre giorni, tra la Franciacorta e Verona, avrete modo di capire quanto il vino sia per noi italiani importante, quanto la nostra cultura enologica sia un pezzo insostituibile del nostro patrimonio. Perché – ha sottolineato il premier – per noi il vino è sostanzialmente identità. È celebrato nei quadri, nell’arte, nelle poesie, nella letteratura. Ma anche è sinonimo di una cura del territorio, del nostro meraviglioso paesaggio”. “Agricoltura e cultura sono in fondo intimamente connesse. Ce lo dice l’etimologia stessa della parola ‘cultura’, che deriva dal latino colere, ovvero proprio coltivare. E noi abbiamo esattamente questo obiettivo: coltivare, far crescere, valorizzare quello che ci rende unici al mondo e ciò che nessun altro è in grado di fare come in fondo lo facciamo noi. Il vino, e tutto il comparto agroalimentare nel suo complesso – ha concluso Meloni – è un tassello fondamentale di questo.