Meloni: “L’agricoltura al centro dell’azione del governo”. E cita Cicerone: “È la più degna delle arti” (video)

12 Dic 2023 12:17 - di Luciana Delli Colli
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L’intervento all’assemblea di Confagricoltura è stata l’occasione per il premier Giorgia Meloni di ribadire il valore strategico che il governo riconosce all’agricoltura “non solo in termini economici, ma anche in termini culturali, sociali, identitari”. Una centralità rispetto alla quale l’esecutivo ha assunto misure consequenziali, declinando nei singoli provvedimenti per l’agroalimentare una visione che tiene insieme tutti quegli aspetti ricordati anche nel video con cui Confagricoltura ha presentato la sua assemblea – alla quale è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – per il quale Meloni ha voluto esprimere all’associazione espliciti complimenti.

Meloni: “L’agricoltura è un comparto strategico, al centro dell’attenzione del governo”

“È una descrizione molto efficace del connubio che l’agricoltura italiana incarna e che la rende grande e apprezzata a livello interno e a livello internazionale”, ha sottolineato Meloni, salutando il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il Capo dello Stato, la cui presenza “è il segnale più forte dell’importanza e dell’attenzione che le Istituzioni attribuiscono alla nostra agricoltura, un comparto strategico”. Il comparto agroalimentare italiano, ha sottolineato Meloni, è “un connubio straordinario capace di trasformare le produzioni primarie di questa Nazione in eccellenze assolute a livello anche internazionale”. Per questo il governo ha scelto di metterlo “al centro della sua azione e di restituire l’attenzione che merita a tutte le sue componenti, senza tralasciarne alcuna, dalle comunità locali alle economie dei territori, fino al contributo della ricerca per la salvaguardia degli ecosistemi”.

Il “filo rosso” che unisce i provvedimenti per il comparto

“Questo è il filo rosso che unisce il nostro lavoro e le nostre scelte”, ha sottolineato Meloni, ricordando alcune delle misure adottate nell’ambito di questa visione. “Fin dal nostro insediamento – ha sottolineato il premier – abbiamo lavorato per valorizzare le nostre filiere, stimolare la produzione nazionale, difendere il nostro modello agroalimentare, la nostra biodiversità, i cibi di qualità dall’omologazione e dall’impoverimento”.

“In altre parole – ha chiarito Meloni – abbiamo lavorato per dare declinazione concreta a quel concetto di sovranità alimentare diffuso in tutto il mondo che coincide con il diritto di un popolo di scegliere il proprio modello produttivo e il proprio sistema di alimentazione”. “Più è forte il legame tra territorio, popolo, lavoro e cibo e più è forte – ha proseguito – la capacità di quel popolo di produrre cibo naturale e di qualità, di far crescere le proprie filiere, di renderle sempre più moderne e sostenibili, riducendo anche gli effetti negativi, come ad esempio l’eccessivo consumo di acqua. Questa è la visione che ci muove e che ha ispirato le scelte che abbiamo adottato fin qui”.

Dalla revisione del Pnrr 2 miliardi per l’agricoltura

Vanno dunque lette in quest’ottica complessiva misure come lo stop al cibo sintetico, rispetto al quale “noi siamo la prima Nazione al mondo ad averlo fatto e siamo orgogliosi di poter essere un modello da seguire anche su questo”; il fondo per la sovranità alimentare; l’investimento sull’innovazione; il sostegno alla nuova imprenditoria agricola; il fondo per le emergenze istituito con l’ultima manovra; le “importantissime risorse che siamo riusciti a liberare attraverso la revisione del Pnrr che proprio di agricoltura si occupa prioritariamente”.

Un risultato, ha chiarito il premier, “del quale andiamo estremamente fieri, perché ci ha permesso di mettere a disposizione dell’agroalimentare oltre 2 miliardi per i contratti di filiera e 850 milioni di euro per Agrisolare”. “Misure per fare in modo che le nostre imprese agricole italiane siano sempre più forti, più competitive, più sostenibili”, ha sottolineato Meloni, rivendicando anche la difesa del ruolo strategico del comparto anche in Europa.

Meloni cita Cicerone: “L’agricoltura è la più degna delle arti”

“Con un grande lavoro di squadra siamo riusciti a far emergere il buon senso, a ottenere posizioni più equilibrate rispetto ad alcune proposte iniziali della Commissione europea su dossier molto importanti: penso ai fitofarmaci, alle emissioni industriali, agli imballaggi”, ha ricordato Meloni, rivolgendo un ringraziamento al ministro Francesco Lollobrigida e a tutti i ministri che hanno seguito i dossier. “Su questa strada – ha quindi chiarito il presidente del Consiglio – vogliamo continuare a camminare, perché l’agricoltura è ricchezza, è identità, è sviluppo, ma è anche qualcosa in più”.

“Ce lo ricorda e ce lo insegna uno dei nostri più grandi antenati, Cicerone, che diceva: Di tutte le arti dalle quali si ricava qualche profitto, nessuna è migliore dell’agricoltura, nessuna più redditizia, nessuna più dolce, nessuna più degna di un uomo, e di un uomo libero”, ha concluso Meloni, ringraziando gli esponenti di Confagricoltura per “il contributo che date ogni giorno per rendere questa Nazione orgogliosa di se stessa e capace di essere all’altezza della propria storia, anche nel futuro”.

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