Un anno senza Benedetto XVI. Il ricordo del premier Meloni: continuiamo ad attingere alla sua eredità

31 Dic 2023 12:41 - di Carlo Marini
Benedetto XVI, Meloni

«Oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa di Papa Benedetto XVI. Nel ricordare un grande della storia e un gigante della ragione, della fede, e della sintesi positiva fra l’una e l’altra, continuiamo ad attingere alla sua feconda eredità spirituale e intellettuale. Essa ha anche un profondo valore civile, in grado di orientare tutti, credenti e non credenti, perché continua a parlare alla mente e al cuore delle persone». Con queste parole il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato papa Ratzinger nell’anniversario della morte.

In mattinata è stata celebrata in Vaticano una messa in suffragio del papa emerito, morto un anno fa a 95 anni. A presiederla monsignor Georg Gänswein, segretario di Joseph Ratzinger dal 2003 fino agli ultimi giorni di vita. Durante l’omelia, Gänswein, riporta Vatican News, ha espresso gratitudine a Dio «per il dono della sua vita, la ricchezza del suo magistero, la profondità della sua teologia» di questo «semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore».

La frase di Bergoglio all’Angelus: “Per il papa emerito affetto, gratitudine e ammirazione”

Da parte sua, Papa Francesco si è limitato a una breve frase nel corso dell’Angelus. «Un anno fa Papa Benedetto XVI concludeva il suo cammino terreno dopo aver servito con amore e sapienza la Chiesa. Sentiamo per lui tanto affetto, tanta gratitudine, tanta ammirazione. Dal cielo ci benedica e ci accompagni. E un applauso a Benedetto XVI!». Così il pontefice argentino, dal balcone di piazza San Pietro.

Sulla cattedra di Pietro dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013, Benedetto XVI si è spento all’età di 95 anni, nel monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano, dove aveva scelto di risiedere dopo la rinuncia al ministero di vescovo di Roma annunciata l’11 febbraio 2013. La notizia della morte, data dalla Sala Stampa della Santa Sede nella mattinata dell’ultimo giorno del 2022, mentre la Chiesa si preparava a celebrare i primi Vespri della solennità di Maria Madre di Dio, ha fatto subito il giro del mondo e innumerevoli messaggi di cordoglio sono giunti dai cinque continenti da parte di Conferenze episcopali, leader religiosi, capi di Stato e di governo.

Il cardinale Mueller: “Benedetto XVI non avrebbe mai permesso la benedizione delle coppie gay”

A margine della messa in suffragio di Bergoglio, il cardinale Gerhard Mueller, ex Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, come lo era stato Ratzinger, ha avuto parole molto dure nei confronti dell’attuale pontefice. «Benedetto XVI non avrebbe mai permesso la benedizione delle coppie gay», ha detto il porporato tedesco, definendo «ambiguo» il provvedimento deciso dall’attuale guida dell’ex Sant’Uffizio, il card. Victor Manuel Fernandez. «Con lui Prefetto, e con me Prefetto, non sarebbe mai successo».

La Chiesa ha bisogno di «maggiore unità» ma questo non vuol dire non potere criticare alcune decisioni del Papa che «è un vescovo, non Dio sulla terra”, ha aggiunto l’ex Prefetto della Dottrina della Fede. «Io non ho criticato lui – precisa Mueller parlando di Papa Francesco – ma ho criticato alcune cose. Io sono un vescovo, non un funzionario di un sistema religioso. Non siamo in Unione Sovietica, dove decide una sola persona, ma tutti abbiamo la nostra responsabilità. Il Papa ha una responsabilità speciale nella Chiesa ma tutti i vescovi e i cardinali hanno le loro responsabilità, a seconda delle loro competenze».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • marco 31 Dicembre 2023

    Raccomando di dare sempre e solo voce alla parte più retriva della Chiesa – in linea d’altronde con il “pensiero” di una destra ignorante e misera.
    Purtroppo: perché una destra seria invece servirebbe a questo sciagurato Paese…

  • Adelio Bevagna 31 Dicembre 2023

    brava Giorgia.

  • Umberto 31 Dicembre 2023

    Un grande Papa. Degno erede di Giovanni Paolo II. Purtroppo gli è succeduto un prelato che sembra più un parroco progressista che un Papa.