Femminicidio di Andria, l’audio 5 giorni prima di morire: “Sono in ospedale, mio marito mi ha picchiato”
Andria è ancora sotto choc per il femminicidio del 28 novembre di Vincenza Angrisano, la 42enne uccisa dal marito Luigi Leonetti. L’uomo non accettava la fine del rapporto e lei ha trovato la morte, pugnalata più volte mentre in casa erano presenti i due figli minorenni. Ora spunta un audio drammatico della donna risalente a cinque giorni prima della sua tragica fine. Il 23 novembre la donna era stata schiaffeggiata con violenza dall’uomo durante una lite.
Femminicidio di Andria: l’audio all’amica
Schiaffi che l’hanno fatta finire in ospedale con una prognosi di 4 giorni. È quanto emerge dalle indagini – riportate dal Tgcom 24- e da quanto aveva raccontato la stessa vittime in un audio inviato a un’amica. Nel messaggio vocale, riportato da La Repubblica e che risalirebbe al 24 novembre, quattro giorni prima di morire, Vincenza Angrisano aveva detto: “Purtroppo, ho avuto una settimana molto particolare: sono andata in ospedale, mio marito mi ha alzato le mani. Facevo casa di mia madre-casa mia, giravo per strada. Cercavo di stare quanto più lontano da casa mia“.
L’uccisione di Vincenza Angrisano, le urla dei figli
Il femminicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia, a circa tre chilometri dal centro abitato. La coppia ha due figli, uno di 6 e l’altro di 12 anni. È stato lo stesso Leonetti a chiamare i soccorsi: “Venite, ho ucciso mia moglie”. Ma per la donna non c’era nulla da fare. Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, da circa un mese i rapporti tra Vincenza e il marito si erano incrinati. E il giorno in cui è stata uccisa, Vincenza aveva detto a Leonetti, prima di uscire, che non sarebbe più tornata a casa. La donna, però, intorno alle 17, è tornata per riaccompagnare a casa il più piccolo dei loro due figli. È in quel momento che l’uomo ha dato fondo a tutta la sua violoenza cieca. Era andata in bagno e qui il marito l’ha colpita per almeno tre volte, al torace e all’addome, uccidendola.