Chef stellato licenziato per molestie all’aiuto cuoco: spogliato, legato e abusato per ore
Avrebbe maltrattato il suo aiuto-cuoco di fronte all’intera brigata, con atti di nonnismo violenti: lo chef stellato Aurélien Largeau, 31 anni, dal 2020 alla guida del ristorante «La table d’Aurélien Largeau» di Biarritz, una stella Michelin, sarebbe stato allontanato per questo dall’Hotel du Palais: la struttura a cinque stelle della catena Hyatt all’interno della quale si trova il suo locale. La noptizia sta facendo il giro del web. L’albergo lo ha licenziato lo scorso 21 dicembre 2023 per un episodio che risalirebbe al 2 dicembre: come dimostrerebbero alcune immagini circolate (e poi scomparse) dai social e i racconti di diversi testimoni, il cuoco avrebbe maltrattato il commis davanti all’intera brigata. La vicenda sta facendo discutere.
La vittima di nonnismo, mela in bocca e carota nelle natiche
Un giovane assistente è stato legato nudo a una sedia, davanti ai membri dello staff del ristorante e alla presenza dello chef. «I video sono stati registrati e condivisi sui social media, mostrando la vittima con una mela in bocca e una carota nelle natiche», ha riportato il quotidiano francese Sud Ouest nel suo articolo pubblicato il 26 dicembre. L’aiuto cuoco sarebbe stato legato nudo a una sedia e abusato per ore. Lo chef Aurélien Largeau si difende e smentisce le accuse. “Contesto formalmente le accuse mosse nei miei confronti da alcuni media. E tengo ad affermare che i fatti riportati non riflettono per niente la realtà”, ha spiegato a ‘France Bleu Pays Basque’ lo chef. Per Largeau che è considerato come uno degli chef più promettenti in Francia il “presunto episodio umiliante di nonnismo nei confronti di un’assistente di cucina sono falsi e diffamatori”.
Nei guai Aurélien Largeau, promettente chef francese
Secondo la stampa transalpina le immagini incriminate sarebbero state registrate e condivise sui social media. Da allora sarebbero state rimosse. Largeau in risposta alle sollecitazioni di ‘France Bleu Pays Basque’ ha affermato “di condannare qualsiasi maltrattamento, nonnismo o umiliazione all’interno di una brigata di cucina. Maimi assocerò a tali comportamenti”. Lo chef si dice “devastato” per l’impatto di questa storia sulla sua immagine e sul suo onore. Anche Lucas, l’assistente di cucina che sarebbe al centro dell’episodio di nonnismo, smentisce quanto accaduto:
Lo chef smentisce, la vittima dice che era uno scherzo
“Era un semplice scherzo tra amici”, avrebbe minimizzato. “Le uniche telefonate che ricevo – spiega ai microfoni di ‘France Bleu Pays Basque’ – sono quelle del mio ex capo, Aurélien Largeau, che mi chiede come sto attraversando tutto questo. La gente parla di me con una carota nelle natiche e con una mela in bocca, ma non è vero”, spiega il giovane. Che aggiunge di non riuscire più a dormire e di essere molestato sui social. Lucas che ha lasciato nei giorni scorsi Biarritz spiega di avere iniziato un “nuovo lavoro. E quando vado in giro per il locale (a Parigi) vengo giudicato duramente”, insiste. “Tutto quello che posso dire è che me ne sono andato di mia spontanea volontà. Era uno scherzetto tra amici che ha assunto proporzioni mediatiche enormi”.
La procura di Bayonne ha aperto un’inchiesta
La Procura di Bayonne, intanto, di sua iniziativa ha aperto un’inchiesta giudiziaria in merito alle accuse di aggressione sessuale e violenza. Contattato dal quotidiano francese ‘Libération’, il procuratore Jérôme Bourrier ha detto di non aver ricevuto finora alcuna denuncia. L’ufficio del procuratore ha risposto che aveva solo “gli elementi forniti dal quotidiano Sud-Ouest”. In questi giorni, la procura ha analizzato i filmati condivisi sui social e ha ascoltato una ventina di testimoni per cercare di ottenere una ricostruzione di quanto avvenuto il 2 dicembre. Qualora le versioni circolate in queste ore dovessero essere confermate, non si tratterebbe di un caso isolato. Nel 2019, a Parigi, un aiuto cuoco del ristorante stellato Le Pre Catelan era stato licenziato per aver bruciato ripetutamente un giovane apprendista con un cucchiaio incandescente. Nel tentativo di far venire a galla episodi come questi, ma anche di discriminazione e sessismo, nel 2020 le chef Marion Goettlé e Manon Fleury hanno fondato l’associazione Bondir.e, che si occupa proprio di sensibilizzare sulle violenze fisiche e psicologiche che avvengono nelle cucine dei ristoranti.