Effetto Meloni anche all’Università: eletta la prima presidente donna della Crui, è Giovanna Iannantuoni

22 Nov 2023 18:16 - di Agnese Russo
giovanna iannantuoni crui

Le donne italiane raggiungono un altro successo: la Crui, la Conferenza dei rettori universitari, ha eletto per la prima volta in 60 anni di storia un presidente donna, Giovanna Iannantuoni. Si tratta di un segnale importante, in particolare un momento in cui, parlando di violenza sulle donne, si parla anche di parità, maggiore inclusività del mondo del lavoro e della società e ruolo della cultura. La scelta è ricaduta, per altro, su una donna e un’accademica che si è distinta in ambiti ancora considerati prevalentemente appannaggio maschile: Iannantuoni, 53 anni, attualmente rettrice dell’Università Bicocca di Milano, è economista ed esperta di teoria dei giochi e teoria del voto. Un altro bel calcio agli stereotipi di genere, in un Paese per la prima volta guidato da un presidente del Consiglio donna.

Iannantuoni dopo l’elezione alla Crui: “Il mio pensiero va a Giulia Cecchettin”

“Sono davvero molto orgogliosa e anche molto emozionata di essere la prima donna presidente della Crui e per questo ringrazio i miei colleghi che mi hanno dato fiducia”, ha detto Iannantuoni intervistata dall’agenzia di stampa Adnkronos, alla quale ha rivelato anche che “il mio primo pensiero va alla povera Giulia Cecchettin”. “La mia nomina cade in un momento molto critico e difficile per le donne e il impegno sarà anche creare un ambiente più costruttivo nelle università, e di educare davvero i nostri ragazzi al rispetto delle donne. Ci occuperemo anche questo e mi sembra importante dirlo in questa settimana così drammatica per tutti noi” sottolinea la neo presidente della Crui.

Il primo discorso da presidente dei rettori

Nel discorso di insediamento Iannantuoni ha sottolineato la necessità di una Crui coesa e propositiva che sia da subito in grado di affrontare le sfide del futuro imminente e, nel contempo, lavori per riposizionare nel medio periodo l’università al centro del dibattito istituzionale e politico, in quanto fattore chiave per lo sviluppo sociale, civile ed economico del Paese. “Più della metà dei nostri laureati proviene da famiglie in cui sono i primi a ottenere il titolo”, ha detto appena eletta, sottolineando che “l’università resta quindi, usando le parole del presidente Mattarella, un’occasione irripetibile nel medio periodo per migliorare la qualità di vita degli italiani. Un ascensore sociale che continua a funzionare, ma che dobbiamo far funzionare meglio. Dando ai nostri studenti la possibilità di esercitare a pieno il diritto allo studio e alle università le risorse per garantirlo. Risorse che significano, in primo luogo, residenze e borse di studio”.

Gli obiettivi programmatici: dal Pnrr all’internazionalizzazione

Iannantuoni ha anche toccato alcuni fra i temi urgenti per garantire il pieno funzionamento e il rilancio del sistema universitario. Temi che vanno dalla sostenibilità economica delle università, per garantire al sistema solidità futura in vista del riassetto delle politiche europee di spesa pubblica, alla focalizzazione su orientamento e life long learning, soprattutto in vista dell’inverno demografico che attende il Paese nei prossimi 25 anni; dall’importanza dell’uso efficiente dei fondi europei, attraverso una rimodulazione del Pnrr e la garanzia per le università dell’accesso ai fondi Repower EU, alla centralità della didattica innovativa, che sappia coniugare pienamente presenza e digitale; dall’attenzione all’internazionalizzazione, chiave di volta per rispondere alla sfida del calo demografico, ai delicati temi attinenti alle discipline medico-sanitarie, dalla fuga di medici e infermieri dal sistema pubblico e dalle professioni sanitarie, al nodo irrisolto delle scuole di specializzazione.

L’università come “presidio per la convivenza civile e il progresso sociale”

“La nostra società vive oggi momenti difficili – ha sottolineato Iannantuoni – in cui la coesione è messa a rischio dall’incertezza, dalla precarietà e dall’ampliarsi delle disuguaglianze di reddito e di genere. In questo scenario l’università rimane un presidio da tutelare e da rilanciare. Un presidio dove si formano i cittadini di domani e si costruisce la conoscenza, che è la condizione necessaria – ha concluso – per garantire la convivenza civile e il progresso sociale”.

Economista ed esperta di teoria dei giochi: chi è Giovanna Iannantuoni

Professoressa ordinaria di Economia Politica, Giovanna Iannantuoni sarà Rettrice dell’Università di Milano Bicocca fino al 2025. È stata presidente della Scuola di dottorato dello stesso ateneo dal 2015 al 2019. Ha trascorso diversi anni all’estero presso i Dipartimenti di economia della Rochester University, della Carlos III de Madrid e della University of Cambridge ed è stata coordinatrice di diversi progetti di ricerca di respiro nazionale e internazionale. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati su teoria dei giochi, decisioni di political economy, microeconomia e teoria del voto. Nella precedente ‘legislatura’, Iannantuoni è stata Delegata del Presidente Crui al Pnrr. Numerosi i messaggi di auguri giunti a Iannantuoni, a partire da quello del ministro dell’Università, Anna Maria Bernini.

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