Roma, i gretini di Fridays for Future imbrattano di vernice rossa le scale del ministero dell’Istruzione
Questa mattina a Roma, i ragazzi di Fridays for Future hanno organizzato un blitz di protesta davanti al ministero dell’Istruzione. Riprendendo il loro rituale dei venerdì di mobilitazione contro il cambiamento climatico, i giovani “gretini” hanno deciso di imbrattare le scale del ministero con vernice rossa. Tuttavia, gli addetti del ministero sono intervenuti prontamente per rimuovere la vernice. Durante la protesta, sono stati anche accesi dei fumogeni.
Fridays for Future, gli attivisti non rinunciano a imbrattare e a sfregiare
Il corteo, composto da circa cinquemila persone, ha preso il via da piazza della Repubblica alle 9.30 del mattino. Il gruppo si muoverà in corteo fino a raggiungere piazza San Giovanni, dove è previsto l’arrivo intorno alle 13. Le manifestazioni degli attivisti si stanno svolgendo in 35 città italiane: da Roma a Torino, da Venezia a Pescara questi attivisti che per l’occasione sono coccolati anche da alcune scuole stanno mettendo a ferro e fuoco la viabilità. Roma è già impazzita: per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, Atac ha previsto una serie di deviazioni per 26 linee di trasporto, tram e autobus, il cui tragitto coincide con le zone interessate dall’evento. Così, come paradossalemnte accade, le manifestazione “gretine” registrano sempre alti livelli di smog per via dell’assembramento di autobus e vetture che comunque per lavoro decono transitare in città i rallentamenti sono deleteri per l’aria.
Fridays for Future, roma paralizzata dalle prime ore del mattino
Ma ciò che sconcerta e costituisce il marchio di fabbrica irrinunciabile di tali eventi è l’eco-teppismo che si sprigiona. Il bisogno irrefrenabile di imbrattare, profanare, sfregiare. Stavolta è toccato alla scalinata del ministero di viale Trastevere (foto Adnkronos) . Che bisogno c’era? L’imprinting è quello degli attivisti di Ultima Generazione: imbrattare, bloccare strade, ostruire il passaggio di ambulanze. Tutto questo con la salvaguardia del clima non c’entra nulla. Imbrattatori seriali. Sconcerta, pertanto, la “protezione” di alcune scuole che coccollano gli studenti, ma solo se vanno ai cortei per il clima: niente verifiche e assenza giustificata. Il caso di un liceo di Torino è stato stigmatizzato da Augusta Montaruli. Aggiungiamo la “via crucis” che molti cittadini stganno vivendo dalle prime ore di venerdì. Lungo la tratta del corteo -da piazza della Repubblica, via Liberiana tra la basilica e la piazza, piazza di Porta San Giovanni- c’è il divieto di parcheggio. Tutte le macchine che verranno trovate in sosta, subiranno la rimozione.