Gli ex lavoratori delle cooperative gestite dalla suocera di Soumahoro sono senza lavoro da oltre un anno e mezzo. Da quando nel novembre del 2022 scoppiò il caso. Alcuni sono senza stipendio da addirittura tre anni. Oggi si sono dati appuntamento per un sit-in di protesta davanti al tribunale di Latina. Dove avrebbe dovuto svolgersi l’udienza preliminare per i sei indagati nello scandalo delle false fatturazioni. Il giudice avrebbe dovuto decidere se mandare a processo suocera, moglie e due cognati del depurato Soumahoro, più due collaboratori, ma tutto è stato rinviato al 3 novembre.
In tutto sono sei le persone che rischiano il rinvio a giudizio: la fondatrice della cooperativa Karibu, Marie Therese Mukamitsindo, i figli Michel Rukundo e Liliane Murekatete, moglie del deputato ex Alleanza Sinistra-Verdi, Aboubakar Soumahoro, l’altro figlio della fondatrice di Karibu, Richard Mutangana, più Ghislaine Ada Ndongo e Christine Ndyanabo Koburangyira (legali rappresentanti delle società satelliti di Karibu all’epoca dei fatti contestati). Tutti devono rispondere dei reati fiscali contestati: dall’evasione alle fatture false.
Gli ex lavoratori, con il sindacato Uiltucs, hanno presentato la loro costituzione di parte civile. Un accoglimento per niente scontato e per cui i legali difensori hanno inteso dare battaglia. A fronte dei 62 milioni di euro incassati come finanziamenti pubblici, motivano i lavoratori, gli stipendi venivano spesso pagati parzialmente e con ritardo e ad oggi molti non hanno ancora visto un centesimo.