Roma, maxi blitz interforze a Tor Bella Monaca, 300 uomini in campo. Perquisizioni nelle zone dello spaccio
Blitz interforze a Tor Bella Monaca, alla periferia di Roma. Da questa mattina è in corso un’operazione interforze di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Locale di Roma Capitale tra viale dell’Archeologia e le zone limitrofe note per lo spaccio di droga. In corso diverse perquisizioni alla ricerca di stupefacenti e di armi. Sono impiegati circa 300 uomini per ripristinare la legalità nel quaartiere e svolgere un’azione antidegrado. Un’operazione decisa in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in Prefettura.
Tor Bella Monaca: blitz interforze dall’alba
Un’operazione ad alto impatto per dimostrare che lo Stato c’è. Tor Bella Monaca si era macchia di sangue nei giorni scorsi. Sette giorni fa è morto Daniele Di Giacomo, 38 anni, con diversi precedenti penali, freddato colpi di pistola in via Quaglia, nel quartiere popolare romano. Quell’agguato seguì il tentato omicidio del prete coraggio Don Coluccia, confermando la pericolosità dei clan romani, legati dal vertiginoso giro di affari procurato dalla vendita degli stupefacenti. La risposta data dallo Stato è stata durissima: arresti nelle operazioni antidroga e coordinamento tra la Dda della Capitale e il Ministero degli interni, che ha già inviato nuovi agenti a Roma, soprattutto nelle periferie. Questo blitz interforze conferma la volontà di presidiare il territorio.
Blitz interforze a Tor Bella Monaca: un’escalation di agguati e degrado
Don Coluccia dopo l’agguato è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal premier Meloni, per poi tornare a Tor Bella Monaca “per dimostrare che non sono solo”, disse il prete coraggio. Successivamente ci fu l’aggressione di una volontaria a colpi di cocci di una bottiglia di Coca Cola che le ha fratturato il braccio. Insieme ad altre donne del quartiere e all’associazione Tor Più Bella, stava pulendo via Scozza. Nell’ambito di una giornata dedicata al decoro cittadino. Presente anche Don Coluccia. Fu proprio nel corso dell’intervento di pulizia delle strade che fu aggredita da un pusher della zona. un uomo di origine nordafricana. “Quell’uomo, uno dei tanti spacciatori di zona”, confermarono i testimoni dell’agguato. L’azione di contrasto prosegue. E non solo a Roma. In tarda mattinata il ministro mantovano sarà a Caivano, in visita al Parco Verde. Come promesso dal premier Meloni ogni ministro di frequente sarà lì a presidiare la zona ad alto tasso di criminalità. Per verificare lo stato di avanzamento delle iniziative di riqualificazione poste in essere dal decreto Caivano.