Manovra, maggioranza blindata sul taglio delle tasse. Anche Salvini zittisce i “gufi”

6 Set 2023 10:58 - di Stefania Campitelli

Sulla manovra nessuna tensione nel governo.  A poche ore dal vertice serale a Palazzo Chigi sulla legge di Bilancio è Matteo Salvini a dissipare ogni dubbio respingendo al mittente il racconto di un esecutivo arroccato. “Si va verso la conferma del taglio del cuneo fiscale in completa armonia con Giorgia”. Così il ministro dei Trasporti, ospite di Non stop News, su Rtl 102.5, che smentisce i retroscena su presunte frizioni. “Ho letto ricostruzioni fantasiose sui quotidiani su dissapori con il premier Giorgia Meloni, un po’ come i giornali sportivi ad agosto. Noi – insiste il leader della Lega – saremo unanimi, concordi, seri e concreti. Governeremo per cinque anni, ci sono progetti su pensioni, flat tax, tagli alle imprese”.

Manovra, Salvini: nessuna frizione con Giorgia

Ora è il momento della serietà, non quello di impuntarsi su misure ‘bandiera’: è linea sposata dalla premier alla presenza dei capigruppo della coalizione. “L’obiettivo comune – spiega ancora Salvini – sarà mettere i soldi che ci sono, pochi o tanti, per l’aumento di stipendi e pensioni. È una scelta politica. La priorità è il lavoro, l’aumento di stipendi e pensioni“. Inutili e goffi i tentativi delle sinistre di mettere zizzania tra gli alleati della maggioranza e attaccare la rotta del governo. Impegnato a fare il massimo, ben consapevole che la coperta è troppo corta.

Lupi: arriviamo al vertice uniti e coesi

“Arriviamo al vertice di maggioranza di questa sera uniti e coesi, concentrati sulle possibilità di attuare il programma del centrodestra. E di portare il nostro contributo di responsabilità, concretezza e serietà”. Parola di Maurizio Lupi che sottolinea l’obiettivo comune: evitare di disperdere i già pochi fondi disponibili per concentrare le risorse su famiglie e imprese. Vanno aumentati congedo parentale, assegno unico e detrazione per le spese scolastiche, e va reso strutturale il taglio del cuneo fiscale per aumentare gli stipendi ai lavoratori”.

Foti: non sarà un bilancio “spandi e spendi”

Sulla manovra interviene anche il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, che assicura che non sarà una legge di bilancio ‘spandi e spendi’. “La situazione economica europea e mondiale dev’essere attenzionata in modo particolare. La recessione non c’è stata, ma le previsioni sul Pil cinese e tedesco devono essere oggetto di preoccupazione. Perché la Germania è esportatrice in Cina e noi siamo collegati alla Germania per molte aziende manifatturiere”.

“Il nostro Pil superiore alle altre nazioni Ue”

“Nelle previsioni che noi abbiamo”, aggiunge Foti, “il nostro Pil è superiore alle altre nazioni dell’Ue. Ciò non vuol dire che faremo una legge di bilancio spandi e spendi”. Identico il parete dell’azzurro Giorgio Mulè: “Il centrodestra è impegnato a portare avanti un programma elettorale che è di legislatura. Poi ovviamente ogni anno si fanno i conti con quello che c’è. E questo è un anno in cui le risorse a disposizione per fare la legge di bilancio sono poche, anche per le evidenti storture del Superbonus, dove parliamo di una cifra di ruberie che va oltre 14 miliardi di euro cioè la metà di una intera manovra”.

Dem e Verdi in affanno sulla manovra

Come da copione Pd e Verdi vanno all’attacco scomposto del governo Meloni: si va dall’accusa di “assalto alla diligenza” di Angelo Bonelli alle lezioni di politica economica di Elly Schlein. Che oggi si esibisce in dotte argomentazioni sull’uso dell’extragettito dei carburanti per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie. E spera in un’improbabile intesa con gli alleati sul terreno minato della sanità.

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