Manovra, martedì si ricomincia alla Camera e in Senato. Agenda fitta: dal salario minimo alla giustizia
Ultimo fine settimana prima della ripresa dei lavori parlamentari, che si preannunciano impegnativi. Dalla prossima settimana tornano a riunirsi Camera e Senato con un’agenda densa di impegni. Primo giro di boa la sessione di Bilancio. Con l’approvazione tassativa entro fine anno della manovra. Prima sosta il 19 settembre, con le celebrazioni alla Camera del 75/esimo anniversario della Costituzione.
Camera e Senato riaprono i battenti il 5 settembre
A Montecitorio e a Palazzo Madama l’aula è convocata per martedì 5 settembre, nel pomeriggio. Al Senato il fischio d’inizio è fissato alle 16,30 con le ‘ratifiche di accordi internazionali’. Alla Camera si parte alle 15, anche qui con la discussione sulla ratifica di accordi internazionali. Alla Camera sono in attesa provvedimenti come quello sulla prevenzione e il contrasto di bullismo e cyberbullismo. E quello per la tutela delle vittime della violenza e di genere (approvato dal Senato). Ma di sicuro la Camera tornerà a scaldarsi sul salario minimo, che torna all’ordine del giorno dopo la sospensiva votata prima dell’estate.
Mes, maternità surrogata e separazione delle carriere
Stesso discorso per il Mes: a luglio era stato votato uno stop di quattro mesi. A novembre, quindi, è atteso alla Camera il provvedimento, con il termine per la ratifica fissato al 31 dicembre. Ripartirà anche da Palazzo Madama la discussione, che si preannuncia accesissima, sulla maternità surrogata: la proposta di legge sul reato universale è infatti in attesa del via libera definitivo. Ma sarà nelle commissioni che l’attività parlamentare tornerà a pieno regime dalla prossima settimana.
In Senato approda la riforma della giustizia
Al Senato, invece, approda la riforma della Giustizia targata Nordio. Mentre nella Affari costituzionali riprenderà il percorso della Autonomia differenziata, sul quale l’opposizione ha promesso battaglia. Ai decreti legge già ‘pendenti’ si aggiungono quelli approvati dal governo in estate. Scade il 9 ottobre, per esempio, il Dl ‘Omnibus’ con ‘disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici’ (comprese quelle sugli extra-margini bancari). Se ne occuperà il Senato, con probabile assegnazione in commissione Bilancio.
Sul tavolo le norme su Tim e il decreto del 10 agosto
Tra gli altri testi, il Consiglio dei ministri dello scorso 28 agosto ha approvato il provvedimento che contiene le norme su Tim, anche questo da convertire in Parlamento. La Camera si occuperà del decreto del 10 agosto. Con le norme su ‘processo penale, processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, Nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione’. Infine, ci sono alcuni atti del governo sui quali il Parlamento è chiamato a dare parere. Tra questi il contratto di servizio della Rai e la revisione dello strumento militare.