Francia, no del Consiglio di Stato alla Abaya”: l’abito musulmano vietato nelle scuole
Il Consiglio di Stato della Francia ha approvato oggi il divieto di indossare nelle scuole la abaya, abito lungo utilizzato da molte allieve musulmane. Una misura difesa nei giorni scorsi dallo stesso presidente francese, Emmanuel Macron. Il Consiglio di Stato, in Francia, ha un ruolo determinante e la Costituzione francese obbliga il Governo a consultarlo per un certo numero di atti, soprattutto i progetti di legge.
Il Consiglio di Stato: “Nessun oltraggio alla libertà di culto”
L’uso dell’abaya, affermano i giudici del più alto organo della giustizia amministrativa francese, “si iscrive in una logica di affermazione religiosa”. Di conseguenza, il suo divieto, “non rappresenta un oltraggio grave e chiaramente illegale al diritto e al rispetto della vita privata, alla libertà di culto, al diritto all’istruzione e al rispetto dell’interesse superiore dei minori o al principio di non discriminazione”. La abaya, che molte adolescenti musulmane indossano, non nasce come abito religioso, ma visto che copre dal collo fino ai piedi, viene “raccomandata” anche dai religiosi radicali. Il 5 settembre nel primo giorno di scuola, primo con il divieto della abaya, sono state 298 le adolescenti che hanno sfidato il bando decretato dal governo francese e 67 di loro non hanno ceduto all’intimazione di rinunciarci, preferendo tornare a casa. Si tratta comunque di una piccolissima minoranza dei 12 milioni di studenti rientrati in classe dopo la pausa estiva.
“Nessun simbolo religioso a scuola, nemmeno la abaya”
Il Ministro dell’Educazione nazionale, Gabriel Attal, aveva precisato che nei 150 istituti scolastici (su 58mila, tra elementari, medie e licei) dove nello scorso anno scolastico si sono verificati casi di non rispetto della laicità – atti in crescita del 120% in un anno – c’è un personale formato per rispondere alle inquietudini e per chiarire la regola che “un insegnante quando entra in classe non deve sapere di che religione sono gli allievi”.
L’ex cattolicissima Francia e la laicità
Pur avendo una straordinaria tradizione cattolica, la terra di Giovanna d’Arco è anche quella della Rivoluzione del 1789 e della nascita dell’Illuminismo. Il tema della laicità delle istituzioni ha conosciuto nel passato aspre polemiche per il divieto di usare qualsiasi simbolo religioso. Il provvedimento riguardante la abaya è stato fortemente voluto da Macron ma rischia di innescare altre tensioni in contesti nei quali, come si è visto con le banlieu, le rappresentanze islamiche hanno manifestato segni di insofferenza e ribellione, ribaltando l’immagine propalata per decenni di un Paese perfettamente integrato.