Stupro di Palermo, la vittima rompe il silenzio. Lo sfogo sui social: “Basta giudicare una ragazza stuprata”

26 Ago 2023 13:07 - di Lorenza Mariani
vittima stupro Palermo

Dopo lo scempio della violenza, lo sfregio dei social che, se possibile, tra caccia ai video e commenti virulenti che hanno coinvolto anche la vittima, ha elevato all’ennesima potenza l’orrore che la giovane ha subìto, la vittima reagisce. E dopo giorni di doloroso silenzio. Di commenti e di critiche per i contenuti sul suo profilo e di efferate esternazioni di chi ha provato persino a colpevolizzarla, prova a difendersi, a contrattaccare. Così oggi, per la prima volta da quella terribile notte di abusi, a parlare è lei: la vittima 19enne dello stupro di Palermo avvenuto lo scorso 7 luglio, che proprio al web ha scelto di affidare il suo sfogo tra sofferenza e esasperazione.

Stupro di Palermo, per la prima volta sui social parla la vittima

«Sinceramente sono stanca di essere educata, quindi ve lo dico in francese: mi avete rotto i c… con cose del tipo “ah ma fa i video su TikTok con delle canzoni oscene”, “è normale che poi le succede questo”», scrive sui social la giovane. Aggiungendo anche: «Me ne dovrei fregare, ma non lo dico per me – spiega quindi la ragazza –. Più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come a me, e fanno post come me, potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio? Già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro, ma io rimango me stessa e manco se mi pagate cambio. Perciò chiudetevi la boccuccia, piuttosto che giudicare una ragazza stuprata».

La dura replica sul web a chi la insulta e prova a colpevolizzarla

Al centro di una serrata caccia alla vittima e, una volta ritracciata, di un’altrettanto spietata campagna di delegittimazione con insulti, insinuazioni e critiche volte all’individuazione di una sua responsabilità indiretta in quanto subìto, a chi ha scritto commenti sentenziando sui contenuti del suo profilo, tra video e foto pubblicati in passato, la ragazza replica con fermezza: «Evidenziate solo che siete animali più di quelli – scrive nelle stories su Instagram nella notte tra il 25 e 26 agosto, come riporta la Repubblica e rilancia tra gli altri il sito di Open –. Vi scatta l’ormone appena vedete qualcuna che vi attrae, da costringere una ragazza a fare sesso?».

«Basta giudicare una ragazza stuprata»

La 19enne non ci sta a incassare, dopo la violenza, anche la ferocia dei commentatori improvvisati e gratuitamente brutali. E a chi, dai social, vuole insinuare il dubbio di un suo presunto consenso all’orrore subìto. A chi l’accusa addirittura di essersi meritato quanto perpetrato dai 7 giovanissimi del branco, sperticandosi in critiche sul suo presunto stile di vita, la giovane tra determinazione e rabbia fa notare: «Mettiamo anche caso avessi avuto diverse relazioni – spiega la ragazza – questo giustifica persone con cui non volevo farlo ad abusarmi e lasciarmi agonizzante? Complimenti per la mentalità»…

 

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