Desenzano, nuovi guai per il prete denunciato per droga: transessuale si butta dalla sua finestra

3 Ago 2023 12:12 - di Roberto Garritano
Desenzano

Desenzano è teatro di una vicenda poco felice per la chiesa locale. Al centro c’è un sacerdote(sarà stato sospeso o è ancora celebrante?) già denunciato per da un barista sudamericano con cui aveva avuto rapporti sessuali a pagamento e per detenzione a fini di spaccio di cocaina. Ieri notte, nella casa di questo “santo uomo” si è sfiorata la tragedia, quando un transessuale ha dato in escandescenze, buttandosi successivamente dalla finestra della sua abitazione. Per fortuna il trans è rimasto illeso ed  scappato, mentre sotto la casa del prete erano giunte le forze dell’ordine e i vigili del fuoco.

Il sacerdote di Desenzano e le sue pericolose avventure

Il prete era stato denunciato pochi giorni fa  da un barista venezuelano di 31 anni per una vicenda iniziata nel 2020. I due si sarebbero conosciuti su Grindr (nota applicazione per incontri omosessuali) e avrebbero concordato prestazioni sessuali a pagamento. Il  sacerdote inizialmente avrebbe regolarmente pagato il dovuto (circa 600 euro) con bonifico. Ma nel 2023, dopo una pausa, si sarebbe rifatto vivo: prima non avrebbe rispettato la promessa di pagare 400 euro, poi ne avrebbe assicurati ( a vuoto ) altri 1.200 per una nuova prestazione, consumata in un residence sul lago (un’occasione in cui il sacerdote avrebbe  fumato del crack). Infine il sacerdote sarebbe addirittura arrivato a minacciare il 31enne.

La Diocesi di Verona lo ha sospeso?

Il prete protagonista di queste surreali vicende di cronaca appartiene per competenza alla Diocesi di Verona. Non si conosce la sua origine geografica e se sia italiano o straniero , ma soprattutto non si hanno notizie circa i provvedimenti presi nei suoi confronti dalla Curia. La denuncia per minaccia( tutta da verificare), l’episodio di stanotte con il transessuale e, ancora di più, l’acclarata propensione al consumo e addirittura allo spaccio di droga dell’uomo propenderebbero, secondo il diritto ecclesiastico, già per una radiazione, più ancora che per una sospensione a divinis. Togliergli quell’abito è doveroso.

 

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