Caso Bandecchi, FdI va dal prefetto. Il Pd chiede le dimissioni del sindaco di Terni
Il caso Bandecchi continua a tenere banco. L’incredibile e vergognosa scena che ha visto il sindaco di Terni( ex patron della Ternana e proprietario di Unicusano) minacciare gli esponenti di Fratelli d’Italia è finita oggi sul tavolo del prefetto. Dopo l’aggressione sventata durante il Consiglio comunale ai danni del capogruppo di FdI Marco Cecconi, lo stesso esponente di Fratelli d’Italia, reo di aver incalzato Bandecchi sui numeri del bilancio comunale, ha dichiarato che una delegazione del partito ha incontrato il prefetto di Terni Giovanni Bruno: “Abbiamo segnalato quanto accaduto in Consiglio comunale. Ci sono numerosi video che testimoniano la condotta antidemocratica di Bandecchi — spiega al Corriere della Sera Cecconi —. Inoltre abbiamo presentato un esposto ai carabinieri: c’è materiale per cui l’autorità giudiziaria può procedere d’ufficio contro il sindaco”. Cecconi ha sottolineato che FdI, “non sceglierà la via giudiziaria per far cessare dalle funzioni il sindaco”.
Il Pd a Piantedosi: “Bandecchi non può restare in carica”
Intanto, una delegazione di parlamentari del Partito democratico ha incontrato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, affermando che, “Bandecchi non può più continuare a fare il sindaco”. Una presa di posizione netta del Pd che conferma come il primo cittadino di Terni sia rimasto isolato.
I precedenti alla Ternana
Stefano Bandecchi, 62 anni, non è nuovo a manifestazioni di perdita di controllo in pubblico. Da presidente della Ternana, squadra di cui è stato in possesso sino a pochi mesi fa, ebbe un diverbio con alcuni tifosi ai quali addirittura rivolse degli sputi. Nonostante tutto, il suo ingresso in politica coinciso con il ruolo di coordinatore nazionale di Ap, cioè quel che resta del vecchio Ncd, lo ha portato a vincere le elezioni comunali di Terni.
Un episodio imperdonabile
Quanto avvenuto in consiglio comunale, con il tentativo di aggressione a Cecconi e le minacce , è imperdonabile. Un sindaco ha il dovere di non perdere la testa, andando ben oltre la normale dialettica politica. Da Stefano Bandecchi finora non sono nemmeno arrivate le scuse e, anzi, ai parlamentari del Pd che ne chiedono le dimissioni, ha risposto di, “andare a fan..”. Un comportamento che non c’entra nulla con la politica e che offende una città ricca di tradizioni civili come Terni.